martedì, febbraio 14

Cinquestelle alla deriva

Un sindaco racconta una serie di palle, ognuna delle quali serve a mettere una pezza alla precedente, alla fine  non si tengono neanche con l'attack. Va a dimettere un assessore che come unica colpa ha quella di aver detto la verita con un eccesso di pettegolezzo. Invece di ammettere le proprie responsabilità, accusa l'assessore di remare contro. Allora quale sarebbe la politica di trasparenza dei 5stelle, quella di nascondere la verità? Sotto indagine è il sindaco Raggi e non l'exassessore Berdini. Quindi chi si dovevae dimettere? E fino a quando Grillo perderà la faccia per difendere un'indifendibile?
Ma veramente questa città aveva "necessità " di un altro stadio? E a chi è utile? al popolo? le famiglie che stanno sotto sfratto? Loro pensano che lo stadio sia una priorità? Perché le Olimpiadi erano inutili e lo stadio utile? Soldi soldi soldi, l'unico utile, ma per pochi privati palazzinari. I 5stelle dovevano rispondere NO. Lo stadio nuovo in questo momento non è un bene necessario alla collettività. Il popolo vuole altro. La popolazione si è rotta i cojoni di vedere buttare i soldi per opere inutili, lo stadio la nuvola...C'è una cosa che il gruppo dirigente dei 5stelle che appoggia la Raggi, non ha capito, è che la base non si lascia abbindolare dalla scusa della "persecuzione della stampa". La base, che è libera, cerca onestà e verità ovvero trasparenza e con tutte quelle bugie la Raggi non ne esce bene, anche perché si osina a negare l'evidenza. Che ci sia reato o meno, non importa, è la fiducia che si è rotta. Forse Grillo lo sa, ma se cade la Raggi cade tutto il movimento. Così com'è però non può andare avanti. Bisognerebbe fare piazza pulizia, la gente inutile da levare, i parolieri e i carrieristi fine a se stessi via.

venerdì, febbraio 3

trammp

È curioso che le classi meno abbienti della sottocultura siano quelle che si lascino più abbindolare dai capitalisti sena scrupoli. Dovrebbe essere il contrario, eppure è proprio con i loro voti che questo capitalismo becero riesce a raggiungere i posti di comando di una nazione.
Il linguaggio aggressivo è riconosciuto dalle sottoclassi sociali  come identità di appartenenza; il miliardario diventa "uno di noi". Un'identificazione surreale ma è la magia della comunicazione.
Ovviamente l'interesse personale è al primo posto  ogni azione viene ponderata sulla domanda "fa danno ai miei affari o no?". Se non fa danno, il provedimento può essere applicato, anche se è privo di verifiche e calcoli di conseguenze. Non importa. A Trump npn iporta se  Messicani si incazzano perché non è un problema suo, suo come uomo di affari che non ha nessun affari giù in Messico, non come presidente degli USA.