venerdì, luglio 29

Onori a Nino D'Angelo


Devo ammettere che all'epoca del caschetto biondo, consideravo Nino D'Angelo un fenomeno di sottocultura di Napoli. Allora non immaginavo che D'Angelo sarebbe riuscito a rigenerarsi offrendo una interpretazione del tutto personale, una fusione di ritmi moderni e popolari nel solco della tradizione canora napoletana. Lo stesso artista è consapevole di questa evoluzione, un salto di cultura che iniziò con la perdita del caschetto. Ora è ritornato ad essere direttore artistico del Trianon, e questo è un bene perché D'Angelo ha maturato delle qualità, anche attoriali, che lo hanno portato ad interpretare Vivaldi con grande originalità.
Un merito a Nino D'Angelo va per non avere mai tradito le radici della napoletanità artistica, non ha mai cambiato abito, come invece ha fatto D'Alessio che è passato dal napoletano all'italiano baglionesco.
Il cantante col labbro tremulo e l'intonazione da "Vesuviano", è  un ricordo di costume. I film dalla trama improbabile recitati con i piedi, ora fanno sorridere. D'Angelo è sempre stato leale con se stesso ed il suo pubblico. Diceva che non era un attore, ma solo un cantante e autore e raramente si impegnava ad interpretare il repertorio classico, perché non si riteneva all'altezza, ma anche perchè in fondo non era questo il suo target caschetto. Era l'idolo delle ragazzine, piaceva così con quelle canzoni di amori adolescenziali strappati. Così anche i film agli occhi delle fans, diventavano credibili. La trama tipica, un ragazzo innamorato di una minorenne e contraccambiato, ma usato come toyboy, lui, da donne in carriera ricchissime e bonissime. Stiamo in un film di pura fantasia: un fuscello senza un muscolo, mingherlino, dal viso butterato, porta in subbuglio gli ormoni di eleganti signore borghesi.
Ma a me piace ricordarlo così, primo ballerino, in incognito, del teatro Bolshoi:

giovedì, luglio 21

Stelle

Ebbene sì, ancora guardo le stelle e immagino vite oltre la nostra, lì in qualche angoletto tra quelle luci a centinaia di migliaia di anni luci dalla Terra.

domenica, luglio 17

Il profitto di un disastro ferroviario

In Italia, il reaganismo e il conseguente yuppismo, lo scellerato ventennio berlusconiano del guadagno come scopo hanno innestato un processo inarrestabile che ha coinvolto ogni livello aziendale.   Chi esce da un'università di economia, per esempio la Bocconi, è stato programmato per creare profitto a discapito di ogni altro beneficio non legato puramente ad una rendita monetaria. Il disastro ferroviario tra Andria e Corato è stato causato da questo pericoloso innesco. La sicurezza non fa parte dei profitti.
La filosofia del profitto si vede dalle piccole cose. È sufficiente girare per i supermercati per accorgersi di quanto subdolo è il modo di gestire questa  politica. Alcuni prodotti in scatola che sino a qualche tempo fa erano tarati per 500g, sono scesi a 480g senza variare il prezzo, il guadagno si fa con i piccoli numeri. È una specie di miseria umana, elemosinante, meschina, che si misura sul rendiconto di fine anno, numeri.

venerdì, luglio 15

nizza

Nizza è una città multietnica, molte delle vittime erano musulmane. I jihadisti inneggiano ad una vittoria che non gli appartiene, basta che scorra il sangue, non importa di chi.  Una testa calda, instabile, matto, con un formicaio nel cervello... è una guerra contro i folli.

mercoledì, luglio 13

Compleanni di divi con la D maiuscola

In Italia a causa del compleanno di Lino Banfi, che sino ad ora ha festeggiato 40 volte gli ottanta anni per quei pochi che gli fosse sfuggito... per non far torto a nessuno, si stanno ricordando i compleanni di tutti, da Teddy Reno a Pozzetto, dalla grande Lollobrigida a Pippo Baudo, da Berlusconi a Bergoglio...  Però non è mia intenzione menzionarli tutti. Voglio saltare confine e ricordare i compleanni di due grandi attori, che fanno un pezzo consistente della storia di Hollywood e quindi del Cinema: Olivia De Havilland,  100 anni il 1° Luglio,   l'ultima diva in vita della prima generazione di attori dopo l'avvento del sonoro,  e a dicembre i primi cento anni di  Kirk Douglas.
E noi in Italia festeggiamo Lino Banfi... al quale compleanno non è mancata neanche la neosindaca; la quale in verità non sta saltando neanche un ricevimento "frivolo" della romanella "in vista", dimostrando un provincialismo di tendenza borghese che da un sindaco pentastellato non ci saremmo aspettati...

venerdì, luglio 8

Le due sponde del Tevere

Fino a qualche tempo fa credevo che le due sponde del Tevere fossero uguali, intercambiabili.
Una domenica decisi di farmi una camminata, costeggiando il fiume, da Santo Spirito per raggiungere Porta Portese.
Scelsi la sponda destra perché era più in ombra. Ecco, solo questa fu la mia opzione.
Facendo attenzione a non scivolare sul guano, una coltre nera e oleosa, davo uno sguardo di tanto in tanto all'altra sponda.
Non capivo perché fosse così deserta; qualche turista, certo, passeggiava,  con difficoltà; ciclisti si fermavano in continuazione e proseguivano a piedi fino alle rampe come una liberazione: era impraticabile.
C'erano questi accampamenti, tende e suppellettili,  con i cani, che restringevano ancora di più i passaggi. E allora mi chiesi, quei cani... come si poteva passeggiare tranquilli con quei cani sciolti e abbaianti? Allora, solo allora, pensai, che quella scelta quasi casuale era stata anche opportuna.
Soluzioni semplici:
1- Sgombro degli accampati, pulizia e disinfestazione della zona. 
2- Illuminazione regolare di tutto il tratto del Tevere.
3- Servizio di guardia fisso 24/24, inclusi mezzi di salvataggio.
4- Eliminazione totale della rapida dell'isola Tiberina e di tutte le altre rapide, la cui funzione piò essere sostituita da una pendenza dolce.
5- Pista ciclabile.
seiesimo- Vaf... , tanto nulla si farà di tutto questo, alla faccia nostra dei 5Stellle. Infatti ho la sensazione che stiano per fare la fine della Lega. Andò a Roma con le "buone" intenzione di fare fiamme e fuoco e poi si lasciò sedurre dal potere. Festini e fighe.
Però se solo 3/5 di ciò sarà fatto, cancellerò questo post... 
Giustificazioni ronzanti. "Eh... i soldi non ci sono..."
Arivaffa, Roma è la città con più attrazioni dell'Universo, non create fittiziamente. Si è persa la navigazione del Tevere, si rende il Tevere navigabile per la sua interezza metropolitana, sino ad Ostia. Invece di fare fare navette ai privati, un  servizio  regolare del Comune della città di Roma, con corse ogni ora ma anche mezz'ora, per vedere la città in prospettiva fluviale; biglietto a prezzi modici, senza eccedere, l'affluso dei turisti  conta più del prezzo in sè. Così escono i soldi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Ci vuole fantasia e, soprattutto, volontà.
Se poi vogliamo proprio sognare... si potrebber dare una svecchiata al bateau mouche, con la "realtà aumentata". Attraverso la costruzione renderizzata, della situazione precedente i muraglioni, effettuata con l'utilizzo delle immagini dell'epoca, non ultime quelle fatte a suo tempo per il rilevamento necessario alla realizzazione del  progetto, si potrebbe "vedere" il passato con i propri occhi e gli occhiali tipo google-glass. Sempre stando sul battello, con la posizione segnata in gps, giroscopi ed altre diavolerie. E chi vuole rimanere a terra, si può fare con gli oculos in locali appositamente allestiti nelle chiatte ancorate. Quale turista non resisterebbe? Persino io mi metterei in fila. Sarebbe un plus di introiti per le casse del Comune. Tutto per la salvaguardia del Tevere.

Ad oggi risulta che la Raggi non ha fatto ancora un sopralluogo nel sotto Tevere incriminato... è troppo impegnata a scegliere gli abiti per andare agli irrinunciabili premi Strega e ai compleanni da diciottenne di Di Maio... solo una battuta;  in verità sta ancora occupando il prezioso tempo, lei e i dimaini per gestire gli equilibri di potere interni al M5S .  Intanto il Papa l'ha sostituita nel lavoro "sporco".


mercoledì, luglio 6

sogni

Perché ho nostalgia di alcuni luoghi dei sogni?

lunedì, luglio 4

Ed io faccio causa a Riccardo Del Turco


Caro Bollani, anch'io credevo che fosse una canzone italiana...  Eppure mi ero  sempre chiesto cosa c'entrasse il ritornello pas pas pas pas pas pas pascalino tu pascalino tu pascalino tu...  Questo Pascalino dove era inserito nella storia, chi diavolo era? Ora mi spiego tutto; fu Riccardo Del Turco ad inventarsi il ritornello, che era un'italianizzazione di versi onomatopeutici della canzone originale, che imitavano solo il rumore del treno. Ed ora chi mi ripaga di mille e mille anni di convinzione e per le mie zie che regalarono questo disco, che ora non ci sono più?
E no, mo' mi devo sfogare! Anche perchè magari un giorno sarei andato a San Paolo col ritornello di Del Turco... avrei fatto vilipendio al loro inno paulista...

sabato, luglio 2

Meluzzi e la prova regina


Lo psicoterapeuta, opinionista, consulente e primate ortodosso Meluzzi considera la sentenza Bossetti non giusta. Secondo lui non  vi è stata una colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio.
Fautore della mitologica "prova regina", Meluzzi è convinto che affinchè sia accertata la reità di un imputato, l'atto criminoso si debba svolgere secondo la seguente modalità: 
l- Il potenziale assassino telefona alla Procura di
competenza e segnala che in tal posto in tal ora lui compirà il delitto ai danni di tale potenziale vittima.
2- Con una Go-Pro  4k registra tutta la scena del delitto e il suo compiersi, facendo attenzione a non impallare.
3- Si fa un selfi con il cadavere e l'arma del delitto in mano e lo trasmette con whatsapp a Meluzzi.
Fin qui andrebbe bene, ma per Meluzzi sarebbe opportuno, oltre ogni ragionevole dubbio di photoshop,  che nel frattempo l'assassino effettui una visita terapeutica al suo studio, ovviamente a pagamento  e poi si confessi a lui in veste di padre spirituale  sacerdote ortodosso.