giovedì, gennaio 14

Usi e costumi romanacci di una volta?



Credevo che una scena simile, oggi, al centro di Roma fosse improbabile. Si sa, il popolo, quello romanaccio e caciarona, è stato (ormai fu) cacciato alle periferie appositamente costruite, per dar posto alla sofisticata società. E invece ho appurato che ancora qualcosa vive, di politicamente scorretto, ultimi aliti, o meglio grida popolaresche in dismissione .
Una delle stradine che immettono su corso Vittorio Emanuele, lato Tevere, di fronte Piazza della Chiesa Nuova, un primo pomeriggio estivo, silenzioso, di quiete da pennichella. C’è un signore vestito in modo distinto al cellulare, fa qualche passo, si ferma, ride, una piacevole e tranquilla conversazione al riparo in questa viuzza dove le auto non passano, quando… splasch! Uno scroscio d’acqua fetente a meno di due metri da lui. Alza la testa sorpreso. Una vecchietta dall’apparente aria innocua, con una bacinella, espletata la funzione sta per rientrare dal balconcino, come se nulla fosse.
“Ma signora… che modi!”
“Oh, che vòi?”
“Ma dico, per poco non mi inzuppava. Non si fa così”
“Io faccio come me pare e mo ne getto pure un altro”
“Lo faccia in casa, non fuori!”
“In casa non ci ho dove buttarla, che devo da’ conto a te? Ma fatte un po’ li cazzi tua!”
“Che indecenza, che inciviltà…”
“Ma vattene un po' a fanc… ‘a ‘nvedi questo…”, e tutta una serie di contumelie irripetibili inclusi mortacci.
Il signore sbalordito si gira intorno per trovare testimoni di quel rarissimo comportamento umano creduto estinto. Ci sono io in lontananza in piazza, allargo le braccia per fargli capire che ho visto, annuisco sorridendo, giusto per dargli un po’ di consolazione, ma dentro rido ignobilmente di gusto.
La vecchia esce di nuovo con un’altra bacilata e senza neanche vedere sotto, butta… risplasch!
Il signore, ora a distanza di sicurezza, accenna di nuovo ad una protesta: “Ancora?! Signora!”
“Aah! Te stai ancora qua a roppe' li co...? Ma chi ti ci ha mandato? E ora perché non te ne vai dove t'ho detto, tu e tutta… e chi non te lo ha detto, … e ‘mo t’ho detto!!!”

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