mercoledì, dicembre 30

Legge Basaglia da rivedere per grazia di una duomata ricevuta

Alla fine d'estate a Salerno è successo un fatto increscioso. Sul Lungomare stava passeggiando serenamente un signore, un pensionato di 69 anni. Fumava l'ultima sigaretta prima di arrivare a casa, giusto per l'ora di pranzo, dove lo aspettava la moglie che forse già aveva messo la tovaglia ed era in attesa del marito per calare la pasta.
Un giovane alto e robusto gli passa vicino e, preso da un raptus, con una mossa inprevedibile e rapida lo solleva e lo scaraventa oltre il parapetto. Il signore precipita da un'altezza di almeno sette metri, rovina sugli scogli sbattendo la testa e muore sul colpo. Un poliziotto o non ricordo bene di quale arma, in borghese, che si trovava nei pressi, fa appena in tempo a capire, si scaraventa sul giovane ma troppo tardi; tutto quello che può è immobilizzarlo. Quel giovane, psicopatico violento, era in cura presso una struttura sanitaria apposita. Inspiegabilmente girava senza controllo, da solo per la città. Questo fatto ha scosso molto l'opinione pubblica locale, perché nessuno si aspetta che si possa morire così in un centro abitato e popolato, con dei soggetti disturbati potenziali omicidi, in libertà. Eppure dal Governo non arrivò nessuno interessamento, neanche da una salernitana doc che è attualmente ministro.
Solo ora finalmente il ministro Carfagna si è degnato di proporre, forse suggerito da chi di dovere, che bisogna rivedere la legge Basaglia. Ora, ma non in relazione a quel triste fatto di cronaca, ora perché il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi è stato colpito da uno squinternato, e in seconda battuta perché anche il papa è stato spinto dall'aria mossa da una povera squilibrata, utilità di voto cattolico. Ora per questi ridicoli motivi. Ora è possibile che per fare qualche legge utile si deve sperare che serva prima ad un uomo solo? Dunque dobbiamo sperare che al nostro amato presidente possano capitare tutti i guai di noi Italiani, che si accolli come un Cristo tutti i dolori dei suoi fedeli sudditi? Così che si possano fare leggi serie e necessarie?! Dobbiamo sperare che per fare una legge sui trapianti e donatori di organi e di midollo, il nostro amato presidente abbia un giorno bisogno di un trapianto?affinchè un morigerato e servitore ministro di questo governo metta mano ad un disegno di legge all'avanguardia nel mondo, sui trapianti? Questo dobbiamo sperare?

venerdì, dicembre 25

www.mediaset.gov

Il figlio del nostro pres. del c. ha affermato che Mediaset, l’impresa privata di famiglia, è una risorsa del paese. Già la sorella aveva espresso questo giudizio. Ma il primo a coniare la frase fu l’in-sospettatissimo D’Alema, il padre di tutti gli inciuci. Poiché i pres del c. devono essere considerati per legge costituzionale, piezz’ ‘e core, e l'ultimo in particolare che è buono come il pane, ognuno di noi ha il dovere di difendere questo bene nazionale. Ora la pace e l’amore sembrano essere tornate all’interno del parlamento, ora finalmente si potrà realizzare il sogno del nostro amato presidente, fare tutta una famiglia, la creazione di “Mediaset.gov.net.com”. Più di una simbiosi, una vera e propria istituzione sopra le parti, con diritto di veto sui ministeri.
Le sinergie che si creeranno con questa innovativa forma di governo saranno pressoché infinite.
Mi limito a proporne alcune. Il Grande Fratello, programma che ha i suoi affezionati, potrà essere rilanciato mediante una collaborazione con il Ministero della Giustizia e dell’Interno. In parte già è così, vediamo come avvocati che coprono importantissimi incarichi istituzionali, lavorano sul privato senza che ciò arrechi idiosincrasie nella normale pratica giuridica. La Bongiorno presidente della commissione giustizia della camera ha difeso Raffaele Sollecito, senza alcun legittimo impedimento. Allargando queste libertà istituzionali si può ipotizzare che condannati in via definitiva avranno la possibilità di continuare la pena, per qualche mese, all’interno della Casa mediatica. Amanda Knox e Raffaele Sollecito verranno inseriti nel cast dei concorrenti del GF e spiati 24 ore su 24 da tutti gli Italiani, grazia a MediasetPremium.gov.pres.per.il.com; il pagamento della scheda premium sarà scalato dalla dichiarazione dei redditi, basterà inserire nel decoder direttamente la tessera del pdl. Ascolti alle stelle, guadagni alle stelle a beneficio degli azionisti di Mediaset e della famiglia del nostro amato presidente, bene nazionale, risorsa del paese lui stesso.
Le cause di forum vedranno l’inserimento di discussioni sui ddl, con decisione per alzata di mano del risaputo preparatissimo pubblico. Ad uomini e donne le onorevoli più carine, già a suo tempo selezionate, come ben si sa, dal nostro amatissimo p.d.c. , potranno assedere sul trono di mariadefilippi per scegliere un pretendente facendo le esterne da Montecitorio. Sanremo sarà presentato da Capezzone e molti onorevoli potranno esaudire il sogno inconfessato di fare i comici a Zelig. Noi auguriamo tanta prosperità alla risorsa del paese.

mercoledì, dicembre 23

Babbo Natale

Da bambino non credei mai in Babbo Natale, ma mai mai mai. Una volta si avvicinò a me e mia sorella una amichetta, più grande di noi, con fare circospetto; aveva l'aria di chi la sa lunga, ci doveva svelare un segreto. Aveva scoperto l'identità di Babbo Natale. Ci sussurrava affinché nessuno potesse ascoltare, infatti ce lo dovette ripetere più volte perché non riuscivamo a sentirla. "Babbo Natale è il papà!"
Io: "Il papà di chi?"
Lei: "Il papà, il tuo papà!"
Era la cosa più bislacca che avessi mai ascoltato. Mio padre avrebbe fatto il Babbo Natale a tutta l'umanità, tranne che a me!

La storia siamo noi

Forse non tutti sanno che Hitler salì al potere in modo democratico. In principio tentò un colpo di stato, con il Putsch del 1923. Ma fallì e fu arrestato. Uscì da galera con la promessa ai giudici che avrebbe concorso al potere con lo strumento legale delle elezioni. Nel 1933 divenne Cancelliere. Vinse le elezioni promettendo case e lavoro in uno dei periodi più critici dell’ economica del paese; praticamente la Germania non si era più risollevata dalla Prima Guerra Mondiale. Quelle promesse furono mantenute negli anni ed i tedeschi continuarono a dargli fiducia sino a lasciarsi prendere l’anima. Per Hitler fu facile dare case e lavoro. Le prime le confiscò agli ebrei e il secondo fu ottenuto con l’industria della guerra. La maggioranza del paese era con il suo condottiero e lui, forte del consenso, si permise di ordinare gli atti più turpi nella Storia Moderna. Se la Germania avesse avuto una istituzione, un organo di controllo, un potere parallelo di equilibrio, forse tutto ciò non sarebbe accaduto. La Storia ci insegna che in democrazia i poteri devono essere divisi, non lasciati nelle mani di uno solo. Il consenso di un popolo non è la verità, non è democrazia in senso stretto. Il popolo, la massa, ragiona con la pancia. Il consenso lo si dà ai dittatori, la massa applaude e osanna i dittatori, mai un presidente del consiglio eletto dal PARLAMENTO.

domenica, dicembre 20

Il partito dell'amore



Silvio: "Noi siamo il partito dell'amore"
Nessun dubbio, lui ce lo dona e noi lo riceviamo...

Silvio Berlusconi uscì nuovamente dall'auto per porgere l'altra guancia.

Poi offrì il proprio dolore in sacrificio perché ritornasse la pace tra gli uomini di buona volontà.

Infatti arrivarono i magi e portarono i doni di Natale, il re Bersani portò il dialogo, il re D'Alema portò l'inciucio costituzionale, il re Casini portò il legittimo impedimento.

A Silvio piacque tutto ciò e promise loro un posticino nella sacra mensa.
Il regno dell'amore aveva vinto. E lui disse che non ci avrebbe abbandonato per il bene del paese.

I fedeli vollero vedere le stimmate sul volto del martire dell'amore, ma Lui se le nascose per pudore.
E chiesero anch'essi amore. E Lui, in verità, in verità vi dico... che sono quindici anni che faccio l'amore con voi...
E come mai non ti abbiamo visto avanti al nostro cammino?
Non stavo avanti...!
Grazie signore, ci consola 'sta cosa, ma non ti preoccupare, non volerci così bene, hai già fatto troppo per noi.
Anzi, signore, siamo noi che ti vogliamo tantissimo bene, come ti confermano i santi sondaggi che solo tu sai creare dal nulla, talmente tanto tanto bene che desideriamo che tu non corra altri pericoli e salvaguardi l'incorrotto corpo santo con il meritato riposo, è ora che le tue antiche membra di settantatreenne vadano in pensione come tutti i cristiani. E chi non vuole ciò nutre solo odio nei tuoi confronti, per il suo egoismo sacrifica la tua persona, tu sei martire dell'amore.
Insomma, signore caro carissimo... bello bellissimo, come te lo dobbiamo dire? " T'ha 'a leva' ret' a nuie".

E poi se la devo dire tutta, preferivo Ilona Staller a Berlusconi. Se gli Italiani se la fossero ritrovata dietro non avrebbero avuto brutte sorprese, per motivi plausibili. Non mi riferisco a marrazzate varie ma al pericolo che si potesse fare i casi propri; quella, i casi non se li faceva con la politica. E se rischiavamo effettivamente che si facesse anche i casi nostri, l'unica costituzione a risentirne sarebbe stata quella fisica.

sabato, dicembre 19

Metafora del senza se e senza ma

Una volta, da ragazzino, assistei ad una scena che spiazzò, per pochi secondi, le mie già chiare convinzioni di pietà e giustizia. In spiaggia c’era un bambino con un grave ritardo di crescita e mentale; stava seduto sotto l’ombrellone e giocava con un piccolo passerotto ancora inabile al volo. Con la paletta e il secchiello si divertiva a coprirlo di sabbia. L’uccellino, ogni volta che tentava di riemergere, veniva sommerso da altre palettate di sabbia. Pensai che qualcuno della famiglia se ne accorgesse e glielo togliesse dalle mani. Invece la madre che ogni tanto passava per sistemare il figlio e imboccarlo, sembrava avere una totale indifferenza verso le sorti dell’animaletto. Mi chiesi: “È possibile che non lo veda?” I miei dubbi furono svelati. La sorella maggiore venne in soccorso al passerotto, levandoglielo da sotto. Il bambino incominciò a piangere e strillare. Arrivò la madre, le strappò l’uccellino di mano e lo ributtò sulla sabbia. La ragazzina protestò ma la madre le urlò in faccia qualche minaccia e lei ammutolì. Quindi quell’uccellino era una vittima sacrificale per il trastullo del loro figliolo infelice. Ero combattuto tra la compassione per il bambino e la pietà per l’animaletto. Era giusto che un figliolo così sfortunato dovesse essere accontentato in tutto? Mi allontanai per non assistere all'agonia della piccola creatura.

giovedì, dicembre 17

Dal "Diario di un essere perenne" V (parte 2)



parte due (parte uno)
Molte volte mi sono ritrovato a passare per la via Giulia, senza mai riportare alla mente quell’episodio. Solo ora che stavo tentando di bere al Mascherone, chiuso per metà da un muro, compresi il motivo del mio oblio . Non vi avevo più bevuto per l’impedimento attuale, causa della quasi rovinosa caduta in acqua. Istintivamente mi rivolsi all’angolo di via del Polverone, la locanda di sor … I locali erano occupati dall’agenzia di una banca. Dopo la estinzione della famiglia fu a lungo abitazione, poi legnaia, abitazione, locanda di nuovo, abitazione, deposito, ristorante, abitazione e, per l’appunto, banca. A Roma c’è sempre un momento in cui un immobile arriva nelle mani di un istituto di credito. Una volta era il Regno-Stato Vaticano ad avere l’esclusiva; dopo generazioni di passaggi si giungeva immancabilmente ad un ramo morto e scattava la donazione, la chiesa sa aspettare, ha il tempo dalla sua, come me. E per avere il tempo indefinito come me, non può amare e non cerca di essere amata. Sotto la locanda c’era la cantina ricavata da ambienti di origine romana. Lì, alla luce delle torce, avevo assaggiato le mescite speciali del sor …, mi ubriacavo a scrocco, osannando l’arte di Bacco e compiacendolo.
Le mie amicizie, i miei sentimenti hanno una scadenza, se le persone che mi frequentano non mi recuperano con forza, io sparisco. Non posso provare sensazioni , emozioni che solo gli esseri con la vita a termine posseggono. Io sono un essere perenne. Il mio cuore è refrattario, si può anche riscaldare ma la fiammella deve essere continuamente ravvivata, in un attimo si raffredda, la mia natura è fredda; in breve tempo i sentimenti si deteriorano, cancellati dalla consapevolezza della eternità, la saggezza millenaria copre le mie pecche, sino a sostituirle del tutto. Il corpo di un giovane, la sapienza di un vecchio, l’immaturità di un bambino. Quando una persona incomincia a provare un affetto, che sia amicizia o amore, io temo, mi distanzio e stacco. È inutile portare avanti ciò che non è possibile. Ambizioni, progetti, scadenze, date da rispettare non hanno significato. Non riconosco i compleanni, non festeggio i piccoli passi del proseguo della vita, nascite e morti. La mia memoria è breve, si rinnova, si rigenera continuamente per non invecchiare. Ecco cosa significa essere perenne.
Il palazzetto era stato totalmente ristrutturato, forse di originale erano rimasti solo i muri esterni. Ma il terrazzino appollaiato in cima, da dove mi affacciavo verso il giardino che ora è un parcheggio, e verso il Tevere, non sembrava cambiato di molto.
(continua in Roma Edo andata senza ritorno

mercoledì, dicembre 16

Riapproposito di infinito



La musica è piuttosto inquietante, da film per ciò che non è un film. La musica è sempre importante per spiegarci l'inspiegabile, serve a colmare i vuoti della nostra mente, come già ho scritto.

martedì, dicembre 15

Se non è zuppa è pan bagnato

"Non abbiamo licenziato, abbiamo solo ridotto l'organico"

Bla bla bla, bla bla bla. E Dio creò la lingua e questa parlò senza che le sinapsi fossero collegate. "Vabbe' che so' Dio, ma ciò non è coerente", e rivolto agli angeli: "Come è possibile, dopo la fatica per progettare i trigemini, avete seguito bene le istruzioni?" E gli Angeli : "Oops, perdonaci Signore, avevamo capito trigelmini".

"Che sia un caso isolato, però".
"Oh Signore, Lei lo sa che quando ci dà un ordine, noi siamo laboriosi..."
Si scosta e indica già pronti per il montaggio... un trilarussa, trirotondi,
trifitto, trimaroni, tribrunetta, tribrambilla, tribondi, tricapezzone, trigasparri, tricalderoli, tritremonti, tricastelli, triscajola, trimatteoli, tribonaiuti, triprestigiacomo e molti altri ancora...
"Peccato per la tripestigiacomo, mi era venuta proprio benino"
"Anche la tricarfagna, Signore"
"Questione di gusti, mA DIAVOLO! QUANTI NE AVETE PRODOTTI?"
"Qualcosa la possiamo rimediare, Onnipotente. Ora mettiamo un trifini affianco un tritulliani, così lo correggiamo. Al tricasini diamo una sistemata alla meglio, più di così non si può".
"Ma sono troppi, troppi... addirittura anche un tribossi..."
"E Signore, non ha visto che ha combinato Lucifero..."
"Oh me stesso! Che ha combinato?"
"Ecco, che ha fatto!"
"Noooo! Un trisilvio noo! Che vada all'Inferno!"
"Chi? il trisilvio?"
"Ma che stai a di', Gabriele? Come faccio a mandare all'Inferno una sinapsi scollegata?
Lucifero, vada all'Inferno".
"E che facciamo con tutti i trigemini difettosi, li buttiamo?"
"No, non è possibile, ho dato il libero arbitrio. Facciamo così, per non pesare troppo sull'umanità,li riunirò in una sola epoca in un solo periodo, in un'unica squadra, così citogliamo il molare una volta sola"
"Bene Signore, che sfiga il popolo che se li beccherà"
"E che ce vuoi fa'. Qualcuno si deve sacrificare, ma farò in modo che non se ne rendano conto, darò la sensazione che il male sia il bene, e che il trisilvio diventi quasi un santo martire".
"Sai che consolazione. E poi?"
"E poi, niente, si cambia legislatura, mica hanno il dono dell'eternità, pazienza ci vuole, pazienza..."

lunedì, dicembre 14

Un doloroso fatto di cronaca


Ieri le cronache ci hanno riportato una grande tragedia. A me sinceramente mi si è stretto il cuore, dopo tutte le avvertenze, ancora stiamo a contare l’ennesima vittima innocente della stupidità umana.
Una bambina di sette anni è stata strappata dalla vita, letteralmente dalle mani dei genitori, falcidiata da un’auto il cui conducente non era nemmeno ubriaco. Guidava così, a velocità sostenuta per abitudine, dove la segnaletica indicava chiaramente un limite, le strisce pedonali. Si può dire che i pazzi, gli sconsiderati in giro non si possono controllare. Ma non è una scusante, non lo è per quella madre e quel padre che passeranno il Natale più infelice della loro vita. Vivessimo nella foresta pluviale, uno può anche metterlo in conto che oggi ci siamo e domani no, il morso di una serpe, l’attacco di un orso, è la Natura, dolore e rassegnazione. Ma siamo in una società civilizzata ed è inaccettabile che un bambino nel pieno della spensieratezza della piccola esistenza, il giorno dopo ha segnato un ‘ incomprensibile pagina bianca.
Che fare? Controlli? Va bene. No, che fare per evitare che accada in modo ASSOLUTO. A S S O L U T O.
Io lo scrivo qui, sapendo che le mie parole sono inutili perché chi legifera non va oltre dei deterrenti. Mettano certo le pene più severe, ma non basta. I morti nessuno li restituisce. Però lo scrivo lo stesso, giusto per testimoniare che la soluzione c’è, non è una chimera, senza affidarci alla fatalità.
In Formula Uno esiste il riduttore di velocità che si aziona all’ingresso e all’uscita dai box , credo che sia comandato via radio. Vediamo un po’, una legge europea che obblighi tutti i costruttori di veicoli a montare il dispositivo in ogni unità, esattamente come si montano per legge le cinture di sicurezza. Predisporre un piano nazionale (europeo) in cui ciascun comune piazzi sul territorio di pertinenza i trasmettitori ovunque ci siano segnalazioni di limiti di velocità sensibili e non. Il dispositivo all’interno del veicolo deve essere revisionato regolarmente e mai manomesso, pena sequestro immediato del mezzo, ritiro della patente, pena pecuniaria e penale. All’interno dei centri abitati, dove il limite di velocità è fisso si possono prevedere cellule che coprano tutta la zona interessata, come se si trattasse appunto di cellulari. Dove insistono delle strisce pedonali, naturalmente il limite si riduce ulteriormente, molto prima di arrivare al segnale a terra. Credo sia superfluo continuare questo discorso…

sabato, dicembre 12

Barzelletta strategica d'avanspettacolo


Le barzellette con le quale Berlusconi di solito conclude i discorsi hanno uno scopo ben preciso, servono a strappare l'applauso finale. È un vecchio trucchetto dei comici d'avanspettacolo, quale lui è in fondo. Ma è anche una tecnica del linguaggio comunicativo. All'assemblea europea del partito popolare, Berlusconi sapeva bene che il discorso sui fatti interni all'Italia e personali non interessavano a nessuno e non avrebbero fatto esultare i partecipanti. Senza uno escamotage, si sarebbe concluso nell'indifferenza generale e con uno striminzito applauso di pochi supporter isolati, una brutta figura dinanzi l'opinione internazionale, bollato come intervento inopportuno. La barzelletta finale invece ha provocato una ilarità diffusa ed un applauso spontaneo della platea. Nella strategia complessiva quell'applauso si fissa come un'approvazione all'intero discorso ed un consenso europeo, anche se non è realmente così. La barzelletta si dimentica e la sensazione positiva rimane. Tutto studiato a tavolino. Nulla di spontaneo, nulla di realmente naturale. Ogni azione, ogni parola e anche il tipo di barzellette, preparate da consulenti, sono finemente mirate . Una barzelletta per ogni occasione, tra l'altro non sono neanche originali. Trattasi di vecchie barzellette riadattate con il nome di Berlusconi. Quella utilizzata all'assemblea europea, doveva essere autoironica, non certo autocelebrativa riservata alle riunioni dei giovani del pdl o da latin lover ad uso da acchiappo nei festini organizzati dalle affiliate dell'iniziatico club esclusivo "menomalechesilvioc'è". Prendersi in giro avrebbe invogliato all'applauso anche i più riottosi. Questi hanno infatti applaudito, non per simpatia ma per approvare la chiusa della barzelletta, nella quale Berlusconi si accaparrava la parte del cretino. Un applauso utile per far numero ed ottenere una consistente clap gratuita.
Che mente diabolica.

giovedì, dicembre 10

Leggera pioggerellina in Tunisia

Sagge parole.
Piersilvio Berlusconi:
"Condivido la sua scelta di dire STOP, frutto della lucidità di un uomo che sa quando arriva il momento di cambiare (aria)"
Ecco perché il padre non dice STOP, non ha sufficiente lucidità per capire che è arrivato il momento di cambiare aria, se non vuole essere cacciato da una rivolta popolare (altro che "il popolo sta con me" ed "io sono il popolo"! al no-bidè ha partecipato un milione di popolo).
Infatti il messaggio non è indirizzato al padre, ma a Maurizio Costanzo il quale ha lucidamente capito che era meglio andarsene, prima di essere cacciato; il contratto era in scadenza e il Piersilvio non aveva alcuna intenzione di rinnovarglielo se non con un bassissimo profilo economico. La stessa lucidità non ebbe Mike Bongiorno che fiduciosamente lasciò passare la scadenza del contratto con la certezza di avere automaticamente il rinnovo o almeno nuove proposte. Con un cinismo superiore persino al padre, il Piersilvio non gli diede neanche il benservito, una telefonata di chiarimenti, fu come un licenziamento senza preavviso. Poi Bongiorno lo giustificò dicendo che il figlio in fondo non sapeva quanto lui avesse dato all'azienda lavorando a fianco del padre e dello spirito santo di Confalonieri. E già, il piccino nel frattempo aveva vissuto su Marte. Bongiorno non c'è più, una persona non può essere trattata con le stesse modalità di una fredda equazione di profitto e spesa. C'è un lato umano che va considerato, anche a discapito della rendita. Una qualità che scarseggia nel vicepresidente di Mediaset, nessuno gliel'ha inculcata, ma di ciò non c'è da meravigliarsi.

giovedì, dicembre 3

EX-TRA CORONA per un povero principe


C’è un dirigente in Rai, forse per conto terzi, che protegge e porta avanti un certo Emanuele Filiberto di Savoia, un povero giovine in canna, senza arte né parte, che ha da mantenere una famiglia. Tale méntore avrà i suoi buoni motivi, deve essere un uomo pio che ha teso la mano a 'sto disgraziato. È opera buona e caritatevole fargli vincere un premio di ballo televisivo per alzargli la notorietà, opera buona e caritatevole sdoganarlo, dopo averci provato in politica dove non si butta via niente, e ficcarlo in ogni trasmissione con accompagnamento di lodi ridondanti, per prepararlo all’opinione dei tele- spettatori, in prospettiva della conduzione di Sanremo, valletto a peso d’oro a fianco di Clerici. Se non che, il nonnetto paterno di questo giovine, Umberto, in esilio aveva, al 1948, un conticino bancario in Inghilterra per le spesuccie EXTRA di ex-CORONA, di appena TRE MILIARDI di LIRE di allora, T R E seguìto da NOVE zeri, 3. 0 0 0. 0 0 0. 0 0 0. Ricalcolarli al costo della vita di oggi sarebbe faticoso per noi semplici terrestri, mai arrivati neanche col pensiero a quelle vette astronomiche. Possibile che il padre se li sia spesi tutti a puttane?

ps
indice istat: coefficiente 1948/2009=33,7706. Circa 100 miliardi di lire, 50 milioni di euro attuali.

martedì, dicembre 1

DDR, non era una ram… e la classe operaia andò in Paradiso



La Deutsche Demokratische Republik ebbe termine l’anno succesivo la caduta del muro di Berlino. In Italia da quel momento il Comunismo incominciò a dare i primi segni di cedimento, non perché arrivava aria nuova dall’Est ma perché la classe operaia, serbatoio di voti della sinistra, stava per essere decimata per il trasferimento delle industrie all'estero, in quei paesi che via via si liberavano dal blocco sovietico. Questo attuale governo ha pensato che per risollevare le sorti economiche del paese è necessario far rientrare i capitali illegali dall’estero, in questo modo gli imprenditori reinvestirebbero in Italia creando nuovi posti di lavoro. La stranezza di questo ragionamento è che forse, per crare nuovi posti di lavoro, sarebbe stato utile far rientrare le INDUSTRIE dall’estero, perché quegli imprenditori italiani non hanno alcuna intenzione di fare impresa in Italia, dato che le industrie le continuano a tenere all’estero. Ovviamente nessuno tocca queste imprese, prestigiosi marchi made in Italy, che di Italy hanno solo i dirigenti. L’ascesa dell’attuale premier imprenditore e l’indebolimento contemporaneo della sinistra, ovvero la fine del Comunismo italiano, si ebbe dal riflesso conseguente lo sbancamento delle industrie dall’Italia e la ricollocazione all’estero, nei paesi liberati dal blocco comunista oltre che in quelli del mercato asiatico. Il potere operaio andò scemando (e con esso aumentò la disoccupazione), una manna dal cielo per la nuova forza politica che aveva come leader un imprenditore. Il potere sulla cresta della politica da 15 anni di Berlusconi è rigenerato dalla continuazione del mantenimento dei capitali degli imprenditori e relative industrie all’estero. Il vantaggio per costoro è manodopera a bassissimo costo e profitto altissimo, per pochi dirigenti, perché il mercato resta in Occidente ed i principali consumatori restano gli Italiani. Il risultato è che queste imprese all’Italia non servono proprio a niente, non hanno più creato lavoro e continuano a sfruttare il mercato italiano. Per gli Italiani è un consumismo a perdere perché quello che spendono non viene reinvestito per creare nuovi posti in Italia o mantenere quelli che esistono; serve solo a fare arricchire sempre di più i dirigenti e continuare a mantenere le fabbriche all’estero, in Polonia in India in Cina ecc facendo lavorare con miseri stipendi gli operai di quei paesi. Riportare le industrie in Italia, per l’attuale presidente del consiglio significherebbe ricreare un potere operaio, tanto temuto negli Anni Sessanta e Settanta, pericolo di ripotenziamento di una opposizione reale, di cui non sente l’esigenza, anche se ciò costa in termini di lavoro. La precarietà operaia in Italia è stata e continua ad essere la forza di questo governo. Lo scudo fiscale invece... quel tesoretto creato dal 5 per cento si sarebbe suddiviso tra i vari ministeri che ne avrebbero fatto quello che meglio avrebbero creduto. Ne parlo al passato condizionela perché sembra che Tremonti abbia deciso di congelare gli introiti, attuali e futuri, con grande disappunto degli altri ministri, una delle probabili origini dello scazzo di Brunetta. Ma questi sono dettagli, ciò che importa è che la classe operaia italiana è andato in Paradiso da un pezzo e non c’è alcuna intenzione di farla resuscitare.

DDT, non è un insetticida


DDT, decoder digitale terrestre. Da quando è stata approvata la legge Gasparri alla sua attuazione è passato tanto di quel tempo che nel frattempo la tecnologia del digitale terrestre è andata avanti. Ma gli Italiani hanno trovato sul mercato solo decoder di vecchia generazione, perché i magazzini ne sono pieni. Si tratta dello standard Dvb-T, quello nelle case degli Italiani, al quale è succeduto nel 2008 lo standard Dvb-T2. I vantaggi sono molteplici, sistema di correzione degli errori evoluto, aumento del bit-rate, aumento dei canali in un mux da 5 a 16, per l’hd da 1 a 4. Passare dal T al T2 significa migliorare il segnale e la qualità delle immagini, ma significa anche cambiare decoder. Dopo che gli Italiani sono stati costretti a comprare di fretta la scatoletta del decoder col vecchio standard non sarebbe stato proponibile farglielo ricomprare. Per questo motivo, chi ora volesse usufruire del nuovo standard è obbligato a procurarsi esclusivamente da emittente a pagamento, la solita, un altro decoder. Ecco perché Mediaset ha messo sul mercato un nuovo pacchetto di canali che possono essere visti con il nuovo standard e quindi previo acquisto del loro decoder. Nella normalità degli eventi questo standard sarebbe dovuto già essere sul mercato al posto del vecchio, decoder e servizi anche per il gestore pubblico gratuito. Invece è un mercato accaparrato solo da un privato gestore, a pagamento. Non è normale. Inoltre si era detto che il digitale terrestre avrebbe permesso l’ingresso di nuove emittenti e di nuovi canali, ciò avrebbe fatto bene al mercato ed alla concorrenza. Invece scorrendo la lista ci accorgiamo che una larghissima percentuale di canali è occupata da mediaset Premium. C’è un premium per ogni esigenza, sempre a pagamento, non posso esplicitarli perché non li ricordo e perché è scorretto fare pubblicità. L’unico Premium che rammento è premium saiwa, che sarebbe sempre a pagamento, ma almeno ti riempie la panza, se esiste ancora.