venerdì, novembre 20

Trastevere aggiornamento



Si er monno va come va, che ce vòi fa’,
si er monno va come va, lassalo anna’,
si er monno va come va, tira a campa’.

Questo film è del 1971, regista Fausto Tozzi. È un canovaccio dei vizi, molti, e virtù, poche, degli abitanti di Trastevere, acquisiti e di nascita. Si descrive una Trastevere al tramonto, un popolo di terra impastata col vino che viene spinta fuori dai nuovi ingressi, un rione che sta cambiando pelle.
Quella Trastevere è del tutto estinta, non si sa se è un bene o un male, certo che non c’è più.

Tra burinate e trasgressioni, vari personaggi colorano l’ambiente; tra questi spicca, anche per mole, Regina, strozzina e commerciante di sigarette, madonnara di professione, organizzatrice annuale del pellegrinaggio al Divino Amore con le adepte e il sempre presente parroco. Mi soffermo solo su una vicenda, tra le tante che puntellano questo film-testimonianza di una Roma che non è più. Il ragazzo della macelleria, di rimpetto all’angoletto dove posiziona Regina, è solito fare qualche battuta con la donna, per passare il tempo in attesa dei clienti. Le chiede se può unirsi alla comitiva per l'imminente andata al Divino Amore. Regina risponde che non può perché è riservato solo alle socie, con quote a pagamento e con malizia gli chiede se si sente l'anima sporca. Lui, per non palesare timore in Dio, che può essere preso come una debolezza, si giustifica asserendo che è solo per farsi qualche risata nel vederle all’opera. Comunque si mette d’accordo nel seguire il pullman con la moto. Poco prima di arrivare alla meta il pullman ha un guasto, il giovane si offre di dare un passaggio all’autista per chiamare un meccanico. Nel frattempo si fa un giro, quando giunge al santuario pensa che le donne siano già arrivate. Entra, la chiesa è deserta. Chiede al sacrestano se abbia visto una trentina di vecchie. Il sacrestano fa cenno di no, e aggiunge che è da parecchio che al Divino Amore non si vede più nessuno. Il ragazzo pensieroso, si accosta alla cappella della Madonna si fa il segno della Croce e si mette in assorta devozione. Dove erano finite le vecchie? Lo si saprà . Capiremo così che il ragazzo, apparentemente sprezzante della religione, si manifesta più desideroso di spiritualità, di tutte quelle devotissime madonnare.

1 commento:

Kaishe ha detto...

Ma se tu nun sei ccapace de tirare a campà..
Che te rimane da fa'?
Forse l'unica cosa,
è andarsene da qua!