martedì, marzo 31

Elezioni europee spot


Franceschini contesta al presidente del consiglio l’ iscrizione come capogruppo alla lista per le Europee, adducendo che è una presa in giro per l’elettore, perché come rappresentante del governo non può essere eletto deputato europeo. Al di là di una mancanza di normative che vieti al suddetto tale partecipazione, ciò su cui c’è da meditare non è tanto la paura, secondo il centro-destra, di Franceschini di non accettare la sfida lanciatagli da B. di porsi a sua volta a capo della propria lista, ma la paura di B. di fare muovere il partito da solo. Forse teme che senza la sua faccia-manifesto, il PDL perda voti? Attualmente ciò sembra inverosimile, ormai il PDL vince anche se nella lista ci fosse Totò Riina. In realtà il partito che ha creato ora può muoversi senza le sue gambe, perché solo ora è costituito da forze aggregate la cui origine è estranea a FI. Eppure proprio ora ha più paura di lasciare il partito da solo. A questo punto sorge il sospetto che una vittoria senza la sua faccia, senza il suo nome a marchio del partito, possa minare il suo prestigio e spalancare le porte al merito di qualcun altro. È fortemente voluto da B che all’opinione degli elettori ogni vittoria venga identificata in lui. Una vittoria elettorale senza la sua presenza farebbe insinuare il dubbio che il partito possa andare avanti anche senza di lui, che non sia più indispensabile e insostituibile.
Se fosse verosimile che la maggioranza dei votanti vuole questa ambigua dimensione politica dell’uomo-partito, sarebbe ammissibile per quella discreta minoranza consapevole, lasciare che la massa scelga con la pancia più che con il cervello? Il difetto delle democrazie è che possono lasciare le porte aperte ad ogni espressione elettiva; la Costituzione come unico punto fermo è l’unica garanzia, con il Presidente della Repubblica, che ciò non accada, essendo stata scritta da grandi statisti e non dalla massa. Ma se incomincia ad essere messa in discussione e con essa la figura del capo dello Stato, significa che il pericolo della deriva del sistema democratico è tangibile. È espressione comune dire che la massa è ignorante, Mussolini diceva che la massa, ovvero il popolo, è femmina. Infatti la massa non è ignorante, la massa è egoista come può esserlo una donna, è affascinata dal potere e dalle promesse. A Napoli, all’epoca, Lauro si lusingò il popolo regalando scarpe e pasta e lo votarono anche gli imprenditori, i costruttori che poveri non erano, perché anche a loro promise pane: il sacco di Napoli. Prendere il popolo per la pancia, alimentare la loro avidità che siano poveri o ricchi , non è una questione di povertà né di ignoranza; è solo la miseria umana a lasciare le porte aperte agli autoritarismi.

sabato, marzo 28

Parole sconnesse in "libertà"



"La nostra è una rivoluzione liberale,
borghese, moderata e interclassista che colma un vuoto del nostro paese
che non ha mai avuto una rivoluzione liberale vera e propria come in
Francia e in Germania".
"Noi siamo quelli secondo i quali, lo Stato deve aiutare e sostenere
il cittadino nella realizzazione della sua felicità".
"La Costituzione dà il potere al Popolo. Noi siamo il Popolo".
Berlusconi Silvio

Sa lontanamente di cosa sta parlando, cosa sia la "RIVOLUZIONE LIBERALE"?
Ha mai letto un numero della storica rivista? e se sì, lo ha capito su cosa si fonda e
quale sia il senso della parola 'libertà'?
Non può sparare parole così impegnative, per le quali molti diedero la vita,
solo perchè si è fatto fare l'elenco di ciò che è stato contro il fascismo,
e buttato in un grande calderone, senza distinzione alcuna.
Perché il partito che costui ha forgiato in 15 anni di culto della persona
e bombardamento mediatico sottoculturale,
è proprio l'opposto degli ideali che i nostri Gobetti, i Rosselli, Salvemini...
teorizzarono, e per i quali furono perseguitati.
È un'offesa che dalla sua bocca escano questi nomi,
espressi quando elencò le radici storiche
del suo partito.
Io dico, va bene essere ignoranti, ci sta pure, non è un reato,
ma approfittare dell'ignoranza della buona fede e dell'ingenuità di una
parte del popolo è disonesto, anche se i suoi elettori non lo hanno votato
per quegli ideali, ma per le promesse urlate che toccano la sensibilità
della saccoccia dei simpatizzanti di questo partito,
i quali non rappresentano un popolo ma solo
chi lo vota e di questi solo una parte a ragione,
quelli che stavano alla Fiera di Roma. Se la sono suonata e
cantata da soli, faccende interne ad un partito. Il resto è fantasia
degli autori di Berlusconi S. , presidente di tale
partito da lui stesso prodotto, che attualmente copre l'incarico
di Presidente del Consiglio sino alla scadenza del mandato,
dopo di che si volterà pagina. Costui sbaglia nell'identificare un
popolo con un partito perché tale parallelismo è valido
solo per partiti e regimi totalitari e il PdL non è ancora
arrivato a tanto, a meno che questo non sia il suo reale intento.
Usa parole e frasi non concatenate alla realtà dei
suoi effettivi comportamenti, metodi,
allo stato dei fatti. Come italiano non mi identifico in lui,
eppure secondo lui io come parte del popolo starei dalla sua parte.
Non mi pare che ci sia stata una svolta storica,
nulla di nuovo sotto il cielo, solo parole sconnesse con l'oratore.
Bisogna avere solo la pazienza
che si esaurisca questa ubriacatura tipicamente italiota,
non è la prima volta che accade, gli Italiani ci mettono
un po' a reagire, ma poi reagiscono, il mondo gira.


giovedì, marzo 26



Quanto è bella questa canzone,nella versione di Gragnaniello è sublime.

domenica, marzo 22

+20% offerta valida solo con BERLUSCA-FONE

Qualcuno se n'era già accorto. Il nuovo decreto sull'edilizia, nel punto che tocca le corde sensibili dell'altruismo dell'elettore italiano (+20%), ha avuto un suggeritore di eccezione, la madre di tutte le fortune del Nostro Amatissimo Presidente Del Consiglio: Nostra Signora la PUBBLICITA'.
Per sfortuna il Nostro pozzo di idee, non si è soffermato sulla prima proposta dello SPOT che ovviamente il popolo italiano avrebbe accolto, nel pieno spirito civico, con un' esultazione alla libertà (dei cazzipropri).

mercoledì, marzo 18

Un Presidente Illuminato

Sono orgoglioso del Nostro Presidente Del Consiglio. Lui è un grande Statista. Ce lo invidiano in tutto il mondo, dai Francesi agli Spagnoli, dagli Inglesi ai Tedeschi. È amico dei potenti della Terra, era amico intimo di uno dei più grandi Presidenti degli Stati Uniti, è attualmente amicissimo con il grande Presidente di Russia, perché è meglio essere amico di un potente sanguinario dittatore che di un morto di fame, come Lui ci insegna.
Lui, quando si accorse che l'Italia stava andando in rovina, con grande spirito di sacrificio,
scese in campo, gliene dobbiamo rendere merito. Sono passati 15 anni da allora, e l'Italia è più che rovinata, ma non è colpa di Egli. Ha dovuto subire le angherie di chi non la pensava in modo corretto, cioé come Lui.
Ma ora sta cercando di rimediare, snellendo i poteri e centralizzandoli
in un unico potere esecutivo, in tale modo avremo leggi più rapide e giuste.
Il senso di tale affermazione è apparentamente privo di collegamento logico, ma non è così.
La possibilità che il Nostro amato Presidente del Consiglio, possa prendere decisioni
immediatamente realizzabili, ci permetterà di esaudire i suoi sogni notturni, che sono anche i nostri. Se per esempio la sera ha mangiato pesante, il giorno dopo potrà emanare una legge che vieti i cibi con una percentuale di grasso superiore a tot, e ne riceveremo tutti i benefici sulla salute. Se per esempio la notte precedente ha avuto un meraviglioso incontro intimo con una abile fanciulla, potremo beneficiare anche noi della sua presenza angelica e bravura ritrovandocela abile Ministro.
Attualmente con la sua lungimiranza ha capito che per risollevare l'economia
del paese e combattere la disoccupazione la via edilizia è la panacea di tutti i mali.
Se per esempio un dottore in medicina ritarda a trovare lavoro, potrà buttare il fonendoscopio e sostituirlo con la cazzuola, e nessuno si lamenti più che non ci sarà lavoro. Saremo un popolo di navigatori, poeti, faccendieri e muratori.
Inoltre ogni proprietario, grazie a Lui, potrà allargare casa, del 20 percento. Lui per primo estenderà le sue parche dimore in Italia, ma solo per donarci l'esempio. È un decreto giusto, se uno ha un appartamento di 50 metri q. potrà allargarsi di 10 mq, ovvero di uno stanzotto di poco più di 2x5m, che al più potrà utilizzare come cesso.
Proporzionalmente chi ha una residenza di 1000 mq. per esempio in zona Macherio, potrà distendersi di 200 mq, praticamente una dipendenza signorile, che potrà anche in un secondo momento sub affittare ad un prezzo esoso. Perché come insegna il Nostro, cattolico praticante, il povero non cadrà in tentazione, deve rimanere povero ed il ricco deve essere sempre più ricco.
La vittoria in Sardegna del PDL permetterà finalmente a questa regione di valorizzare alcune coste ancora abbandonate, attualmente lasciate all'incuria di Madre Natura, con le spiagge occupate da inproduttivi granchi che non pagano manco in equo canone. Erano anni che la amatissima dolce figlia del Nostro, Marina, tentava di mettere a rendita migliaia di ettari di proprietà di famiglia, sulla costa sarda, per il bene del territorio ovviamente, permessi sempre negati dalle ottuse giunte di sinistra, che non capivano i benefici che albergli, villaggi turistici villini a schiera, attività commerciali avrebbero reso a questi luoghi, altrimenti inutili
avamposti di una Natura selvaggia e incontaminata. Ma ora sarà altra musica, via la flora mediterranea con le ruspe e giù colate di cemento che valorizzeranno l'ambiente!
Anche le iniziative per le grandi opere solleveranno il Nostro paese,
altro che i problemi riciccia della Sanità, della Previdenza e di tutte le altre amenità sociali
che non hanno resa. Per cui rendo grazie al Cielo che ci ha mandato un Illuminato, i cattivi penseranno un Fulminato, per far uscire il Paese dalla stagnazione
e portarlo definitivamente nella latrina.