mercoledì, dicembre 30

Legge Basaglia da rivedere per grazia di una duomata ricevuta

Alla fine d'estate a Salerno è successo un fatto increscioso. Sul Lungomare stava passeggiando serenamente un signore, un pensionato di 69 anni. Fumava l'ultima sigaretta prima di arrivare a casa, giusto per l'ora di pranzo, dove lo aspettava la moglie che forse già aveva messo la tovaglia ed era in attesa del marito per calare la pasta.
Un giovane alto e robusto gli passa vicino e, preso da un raptus, con una mossa inprevedibile e rapida lo solleva e lo scaraventa oltre il parapetto. Il signore precipita da un'altezza di almeno sette metri, rovina sugli scogli sbattendo la testa e muore sul colpo. Un poliziotto o non ricordo bene di quale arma, in borghese, che si trovava nei pressi, fa appena in tempo a capire, si scaraventa sul giovane ma troppo tardi; tutto quello che può è immobilizzarlo. Quel giovane, psicopatico violento, era in cura presso una struttura sanitaria apposita. Inspiegabilmente girava senza controllo, da solo per la città. Questo fatto ha scosso molto l'opinione pubblica locale, perché nessuno si aspetta che si possa morire così in un centro abitato e popolato, con dei soggetti disturbati potenziali omicidi, in libertà. Eppure dal Governo non arrivò nessuno interessamento, neanche da una salernitana doc che è attualmente ministro.
Solo ora finalmente il ministro Carfagna si è degnato di proporre, forse suggerito da chi di dovere, che bisogna rivedere la legge Basaglia. Ora, ma non in relazione a quel triste fatto di cronaca, ora perché il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi è stato colpito da uno squinternato, e in seconda battuta perché anche il papa è stato spinto dall'aria mossa da una povera squilibrata, utilità di voto cattolico. Ora per questi ridicoli motivi. Ora è possibile che per fare qualche legge utile si deve sperare che serva prima ad un uomo solo? Dunque dobbiamo sperare che al nostro amato presidente possano capitare tutti i guai di noi Italiani, che si accolli come un Cristo tutti i dolori dei suoi fedeli sudditi? Così che si possano fare leggi serie e necessarie?! Dobbiamo sperare che per fare una legge sui trapianti e donatori di organi e di midollo, il nostro amato presidente abbia un giorno bisogno di un trapianto?affinchè un morigerato e servitore ministro di questo governo metta mano ad un disegno di legge all'avanguardia nel mondo, sui trapianti? Questo dobbiamo sperare?

venerdì, dicembre 25

www.mediaset.gov

Il figlio del nostro pres. del c. ha affermato che Mediaset, l’impresa privata di famiglia, è una risorsa del paese. Già la sorella aveva espresso questo giudizio. Ma il primo a coniare la frase fu l’in-sospettatissimo D’Alema, il padre di tutti gli inciuci. Poiché i pres del c. devono essere considerati per legge costituzionale, piezz’ ‘e core, e l'ultimo in particolare che è buono come il pane, ognuno di noi ha il dovere di difendere questo bene nazionale. Ora la pace e l’amore sembrano essere tornate all’interno del parlamento, ora finalmente si potrà realizzare il sogno del nostro amato presidente, fare tutta una famiglia, la creazione di “Mediaset.gov.net.com”. Più di una simbiosi, una vera e propria istituzione sopra le parti, con diritto di veto sui ministeri.
Le sinergie che si creeranno con questa innovativa forma di governo saranno pressoché infinite.
Mi limito a proporne alcune. Il Grande Fratello, programma che ha i suoi affezionati, potrà essere rilanciato mediante una collaborazione con il Ministero della Giustizia e dell’Interno. In parte già è così, vediamo come avvocati che coprono importantissimi incarichi istituzionali, lavorano sul privato senza che ciò arrechi idiosincrasie nella normale pratica giuridica. La Bongiorno presidente della commissione giustizia della camera ha difeso Raffaele Sollecito, senza alcun legittimo impedimento. Allargando queste libertà istituzionali si può ipotizzare che condannati in via definitiva avranno la possibilità di continuare la pena, per qualche mese, all’interno della Casa mediatica. Amanda Knox e Raffaele Sollecito verranno inseriti nel cast dei concorrenti del GF e spiati 24 ore su 24 da tutti gli Italiani, grazia a MediasetPremium.gov.pres.per.il.com; il pagamento della scheda premium sarà scalato dalla dichiarazione dei redditi, basterà inserire nel decoder direttamente la tessera del pdl. Ascolti alle stelle, guadagni alle stelle a beneficio degli azionisti di Mediaset e della famiglia del nostro amato presidente, bene nazionale, risorsa del paese lui stesso.
Le cause di forum vedranno l’inserimento di discussioni sui ddl, con decisione per alzata di mano del risaputo preparatissimo pubblico. Ad uomini e donne le onorevoli più carine, già a suo tempo selezionate, come ben si sa, dal nostro amatissimo p.d.c. , potranno assedere sul trono di mariadefilippi per scegliere un pretendente facendo le esterne da Montecitorio. Sanremo sarà presentato da Capezzone e molti onorevoli potranno esaudire il sogno inconfessato di fare i comici a Zelig. Noi auguriamo tanta prosperità alla risorsa del paese.

mercoledì, dicembre 23

Babbo Natale

Da bambino non credei mai in Babbo Natale, ma mai mai mai. Una volta si avvicinò a me e mia sorella una amichetta, più grande di noi, con fare circospetto; aveva l'aria di chi la sa lunga, ci doveva svelare un segreto. Aveva scoperto l'identità di Babbo Natale. Ci sussurrava affinché nessuno potesse ascoltare, infatti ce lo dovette ripetere più volte perché non riuscivamo a sentirla. "Babbo Natale è il papà!"
Io: "Il papà di chi?"
Lei: "Il papà, il tuo papà!"
Era la cosa più bislacca che avessi mai ascoltato. Mio padre avrebbe fatto il Babbo Natale a tutta l'umanità, tranne che a me!

La storia siamo noi

Forse non tutti sanno che Hitler salì al potere in modo democratico. In principio tentò un colpo di stato, con il Putsch del 1923. Ma fallì e fu arrestato. Uscì da galera con la promessa ai giudici che avrebbe concorso al potere con lo strumento legale delle elezioni. Nel 1933 divenne Cancelliere. Vinse le elezioni promettendo case e lavoro in uno dei periodi più critici dell’ economica del paese; praticamente la Germania non si era più risollevata dalla Prima Guerra Mondiale. Quelle promesse furono mantenute negli anni ed i tedeschi continuarono a dargli fiducia sino a lasciarsi prendere l’anima. Per Hitler fu facile dare case e lavoro. Le prime le confiscò agli ebrei e il secondo fu ottenuto con l’industria della guerra. La maggioranza del paese era con il suo condottiero e lui, forte del consenso, si permise di ordinare gli atti più turpi nella Storia Moderna. Se la Germania avesse avuto una istituzione, un organo di controllo, un potere parallelo di equilibrio, forse tutto ciò non sarebbe accaduto. La Storia ci insegna che in democrazia i poteri devono essere divisi, non lasciati nelle mani di uno solo. Il consenso di un popolo non è la verità, non è democrazia in senso stretto. Il popolo, la massa, ragiona con la pancia. Il consenso lo si dà ai dittatori, la massa applaude e osanna i dittatori, mai un presidente del consiglio eletto dal PARLAMENTO.

domenica, dicembre 20

Il partito dell'amore



Silvio: "Noi siamo il partito dell'amore"
Nessun dubbio, lui ce lo dona e noi lo riceviamo...

Silvio Berlusconi uscì nuovamente dall'auto per porgere l'altra guancia.

Poi offrì il proprio dolore in sacrificio perché ritornasse la pace tra gli uomini di buona volontà.

Infatti arrivarono i magi e portarono i doni di Natale, il re Bersani portò il dialogo, il re D'Alema portò l'inciucio costituzionale, il re Casini portò il legittimo impedimento.

A Silvio piacque tutto ciò e promise loro un posticino nella sacra mensa.
Il regno dell'amore aveva vinto. E lui disse che non ci avrebbe abbandonato per il bene del paese.

I fedeli vollero vedere le stimmate sul volto del martire dell'amore, ma Lui se le nascose per pudore.
E chiesero anch'essi amore. E Lui, in verità, in verità vi dico... che sono quindici anni che faccio l'amore con voi...
E come mai non ti abbiamo visto avanti al nostro cammino?
Non stavo avanti...!
Grazie signore, ci consola 'sta cosa, ma non ti preoccupare, non volerci così bene, hai già fatto troppo per noi.
Anzi, signore, siamo noi che ti vogliamo tantissimo bene, come ti confermano i santi sondaggi che solo tu sai creare dal nulla, talmente tanto tanto bene che desideriamo che tu non corra altri pericoli e salvaguardi l'incorrotto corpo santo con il meritato riposo, è ora che le tue antiche membra di settantatreenne vadano in pensione come tutti i cristiani. E chi non vuole ciò nutre solo odio nei tuoi confronti, per il suo egoismo sacrifica la tua persona, tu sei martire dell'amore.
Insomma, signore caro carissimo... bello bellissimo, come te lo dobbiamo dire? " T'ha 'a leva' ret' a nuie".

E poi se la devo dire tutta, preferivo Ilona Staller a Berlusconi. Se gli Italiani se la fossero ritrovata dietro non avrebbero avuto brutte sorprese, per motivi plausibili. Non mi riferisco a marrazzate varie ma al pericolo che si potesse fare i casi propri; quella, i casi non se li faceva con la politica. E se rischiavamo effettivamente che si facesse anche i casi nostri, l'unica costituzione a risentirne sarebbe stata quella fisica.

sabato, dicembre 19

Metafora del senza se e senza ma

Una volta, da ragazzino, assistei ad una scena che spiazzò, per pochi secondi, le mie già chiare convinzioni di pietà e giustizia. In spiaggia c’era un bambino con un grave ritardo di crescita e mentale; stava seduto sotto l’ombrellone e giocava con un piccolo passerotto ancora inabile al volo. Con la paletta e il secchiello si divertiva a coprirlo di sabbia. L’uccellino, ogni volta che tentava di riemergere, veniva sommerso da altre palettate di sabbia. Pensai che qualcuno della famiglia se ne accorgesse e glielo togliesse dalle mani. Invece la madre che ogni tanto passava per sistemare il figlio e imboccarlo, sembrava avere una totale indifferenza verso le sorti dell’animaletto. Mi chiesi: “È possibile che non lo veda?” I miei dubbi furono svelati. La sorella maggiore venne in soccorso al passerotto, levandoglielo da sotto. Il bambino incominciò a piangere e strillare. Arrivò la madre, le strappò l’uccellino di mano e lo ributtò sulla sabbia. La ragazzina protestò ma la madre le urlò in faccia qualche minaccia e lei ammutolì. Quindi quell’uccellino era una vittima sacrificale per il trastullo del loro figliolo infelice. Ero combattuto tra la compassione per il bambino e la pietà per l’animaletto. Era giusto che un figliolo così sfortunato dovesse essere accontentato in tutto? Mi allontanai per non assistere all'agonia della piccola creatura.

giovedì, dicembre 17

Dal "Diario di un essere perenne" V (parte 2)



parte due (parte uno)
Molte volte mi sono ritrovato a passare per la via Giulia, senza mai riportare alla mente quell’episodio. Solo ora che stavo tentando di bere al Mascherone, chiuso per metà da un muro, compresi il motivo del mio oblio . Non vi avevo più bevuto per l’impedimento attuale, causa della quasi rovinosa caduta in acqua. Istintivamente mi rivolsi all’angolo di via del Polverone, la locanda di sor … I locali erano occupati dall’agenzia di una banca. Dopo la estinzione della famiglia fu a lungo abitazione, poi legnaia, abitazione, locanda di nuovo, abitazione, deposito, ristorante, abitazione e, per l’appunto, banca. A Roma c’è sempre un momento in cui un immobile arriva nelle mani di un istituto di credito. Una volta era il Regno-Stato Vaticano ad avere l’esclusiva; dopo generazioni di passaggi si giungeva immancabilmente ad un ramo morto e scattava la donazione, la chiesa sa aspettare, ha il tempo dalla sua, come me. E per avere il tempo indefinito come me, non può amare e non cerca di essere amata. Sotto la locanda c’era la cantina ricavata da ambienti di origine romana. Lì, alla luce delle torce, avevo assaggiato le mescite speciali del sor …, mi ubriacavo a scrocco, osannando l’arte di Bacco e compiacendolo.
Le mie amicizie, i miei sentimenti hanno una scadenza, se le persone che mi frequentano non mi recuperano con forza, io sparisco. Non posso provare sensazioni , emozioni che solo gli esseri con la vita a termine posseggono. Io sono un essere perenne. Il mio cuore è refrattario, si può anche riscaldare ma la fiammella deve essere continuamente ravvivata, in un attimo si raffredda, la mia natura è fredda; in breve tempo i sentimenti si deteriorano, cancellati dalla consapevolezza della eternità, la saggezza millenaria copre le mie pecche, sino a sostituirle del tutto. Il corpo di un giovane, la sapienza di un vecchio, l’immaturità di un bambino. Quando una persona incomincia a provare un affetto, che sia amicizia o amore, io temo, mi distanzio e stacco. È inutile portare avanti ciò che non è possibile. Ambizioni, progetti, scadenze, date da rispettare non hanno significato. Non riconosco i compleanni, non festeggio i piccoli passi del proseguo della vita, nascite e morti. La mia memoria è breve, si rinnova, si rigenera continuamente per non invecchiare. Ecco cosa significa essere perenne.
Il palazzetto era stato totalmente ristrutturato, forse di originale erano rimasti solo i muri esterni. Ma il terrazzino appollaiato in cima, da dove mi affacciavo verso il giardino che ora è un parcheggio, e verso il Tevere, non sembrava cambiato di molto.
(continua in Roma Edo andata senza ritorno

mercoledì, dicembre 16

Riapproposito di infinito



La musica è piuttosto inquietante, da film per ciò che non è un film. La musica è sempre importante per spiegarci l'inspiegabile, serve a colmare i vuoti della nostra mente, come già ho scritto.

martedì, dicembre 15

Se non è zuppa è pan bagnato

"Non abbiamo licenziato, abbiamo solo ridotto l'organico"

Bla bla bla, bla bla bla. E Dio creò la lingua e questa parlò senza che le sinapsi fossero collegate. "Vabbe' che so' Dio, ma ciò non è coerente", e rivolto agli angeli: "Come è possibile, dopo la fatica per progettare i trigemini, avete seguito bene le istruzioni?" E gli Angeli : "Oops, perdonaci Signore, avevamo capito trigelmini".

"Che sia un caso isolato, però".
"Oh Signore, Lei lo sa che quando ci dà un ordine, noi siamo laboriosi..."
Si scosta e indica già pronti per il montaggio... un trilarussa, trirotondi,
trifitto, trimaroni, tribrunetta, tribrambilla, tribondi, tricapezzone, trigasparri, tricalderoli, tritremonti, tricastelli, triscajola, trimatteoli, tribonaiuti, triprestigiacomo e molti altri ancora...
"Peccato per la tripestigiacomo, mi era venuta proprio benino"
"Anche la tricarfagna, Signore"
"Questione di gusti, mA DIAVOLO! QUANTI NE AVETE PRODOTTI?"
"Qualcosa la possiamo rimediare, Onnipotente. Ora mettiamo un trifini affianco un tritulliani, così lo correggiamo. Al tricasini diamo una sistemata alla meglio, più di così non si può".
"Ma sono troppi, troppi... addirittura anche un tribossi..."
"E Signore, non ha visto che ha combinato Lucifero..."
"Oh me stesso! Che ha combinato?"
"Ecco, che ha fatto!"
"Noooo! Un trisilvio noo! Che vada all'Inferno!"
"Chi? il trisilvio?"
"Ma che stai a di', Gabriele? Come faccio a mandare all'Inferno una sinapsi scollegata?
Lucifero, vada all'Inferno".
"E che facciamo con tutti i trigemini difettosi, li buttiamo?"
"No, non è possibile, ho dato il libero arbitrio. Facciamo così, per non pesare troppo sull'umanità,li riunirò in una sola epoca in un solo periodo, in un'unica squadra, così citogliamo il molare una volta sola"
"Bene Signore, che sfiga il popolo che se li beccherà"
"E che ce vuoi fa'. Qualcuno si deve sacrificare, ma farò in modo che non se ne rendano conto, darò la sensazione che il male sia il bene, e che il trisilvio diventi quasi un santo martire".
"Sai che consolazione. E poi?"
"E poi, niente, si cambia legislatura, mica hanno il dono dell'eternità, pazienza ci vuole, pazienza..."

lunedì, dicembre 14

Un doloroso fatto di cronaca


Ieri le cronache ci hanno riportato una grande tragedia. A me sinceramente mi si è stretto il cuore, dopo tutte le avvertenze, ancora stiamo a contare l’ennesima vittima innocente della stupidità umana.
Una bambina di sette anni è stata strappata dalla vita, letteralmente dalle mani dei genitori, falcidiata da un’auto il cui conducente non era nemmeno ubriaco. Guidava così, a velocità sostenuta per abitudine, dove la segnaletica indicava chiaramente un limite, le strisce pedonali. Si può dire che i pazzi, gli sconsiderati in giro non si possono controllare. Ma non è una scusante, non lo è per quella madre e quel padre che passeranno il Natale più infelice della loro vita. Vivessimo nella foresta pluviale, uno può anche metterlo in conto che oggi ci siamo e domani no, il morso di una serpe, l’attacco di un orso, è la Natura, dolore e rassegnazione. Ma siamo in una società civilizzata ed è inaccettabile che un bambino nel pieno della spensieratezza della piccola esistenza, il giorno dopo ha segnato un ‘ incomprensibile pagina bianca.
Che fare? Controlli? Va bene. No, che fare per evitare che accada in modo ASSOLUTO. A S S O L U T O.
Io lo scrivo qui, sapendo che le mie parole sono inutili perché chi legifera non va oltre dei deterrenti. Mettano certo le pene più severe, ma non basta. I morti nessuno li restituisce. Però lo scrivo lo stesso, giusto per testimoniare che la soluzione c’è, non è una chimera, senza affidarci alla fatalità.
In Formula Uno esiste il riduttore di velocità che si aziona all’ingresso e all’uscita dai box , credo che sia comandato via radio. Vediamo un po’, una legge europea che obblighi tutti i costruttori di veicoli a montare il dispositivo in ogni unità, esattamente come si montano per legge le cinture di sicurezza. Predisporre un piano nazionale (europeo) in cui ciascun comune piazzi sul territorio di pertinenza i trasmettitori ovunque ci siano segnalazioni di limiti di velocità sensibili e non. Il dispositivo all’interno del veicolo deve essere revisionato regolarmente e mai manomesso, pena sequestro immediato del mezzo, ritiro della patente, pena pecuniaria e penale. All’interno dei centri abitati, dove il limite di velocità è fisso si possono prevedere cellule che coprano tutta la zona interessata, come se si trattasse appunto di cellulari. Dove insistono delle strisce pedonali, naturalmente il limite si riduce ulteriormente, molto prima di arrivare al segnale a terra. Credo sia superfluo continuare questo discorso…

sabato, dicembre 12

Barzelletta strategica d'avanspettacolo


Le barzellette con le quale Berlusconi di solito conclude i discorsi hanno uno scopo ben preciso, servono a strappare l'applauso finale. È un vecchio trucchetto dei comici d'avanspettacolo, quale lui è in fondo. Ma è anche una tecnica del linguaggio comunicativo. All'assemblea europea del partito popolare, Berlusconi sapeva bene che il discorso sui fatti interni all'Italia e personali non interessavano a nessuno e non avrebbero fatto esultare i partecipanti. Senza uno escamotage, si sarebbe concluso nell'indifferenza generale e con uno striminzito applauso di pochi supporter isolati, una brutta figura dinanzi l'opinione internazionale, bollato come intervento inopportuno. La barzelletta finale invece ha provocato una ilarità diffusa ed un applauso spontaneo della platea. Nella strategia complessiva quell'applauso si fissa come un'approvazione all'intero discorso ed un consenso europeo, anche se non è realmente così. La barzelletta si dimentica e la sensazione positiva rimane. Tutto studiato a tavolino. Nulla di spontaneo, nulla di realmente naturale. Ogni azione, ogni parola e anche il tipo di barzellette, preparate da consulenti, sono finemente mirate . Una barzelletta per ogni occasione, tra l'altro non sono neanche originali. Trattasi di vecchie barzellette riadattate con il nome di Berlusconi. Quella utilizzata all'assemblea europea, doveva essere autoironica, non certo autocelebrativa riservata alle riunioni dei giovani del pdl o da latin lover ad uso da acchiappo nei festini organizzati dalle affiliate dell'iniziatico club esclusivo "menomalechesilvioc'è". Prendersi in giro avrebbe invogliato all'applauso anche i più riottosi. Questi hanno infatti applaudito, non per simpatia ma per approvare la chiusa della barzelletta, nella quale Berlusconi si accaparrava la parte del cretino. Un applauso utile per far numero ed ottenere una consistente clap gratuita.
Che mente diabolica.

giovedì, dicembre 10

Leggera pioggerellina in Tunisia

Sagge parole.
Piersilvio Berlusconi:
"Condivido la sua scelta di dire STOP, frutto della lucidità di un uomo che sa quando arriva il momento di cambiare (aria)"
Ecco perché il padre non dice STOP, non ha sufficiente lucidità per capire che è arrivato il momento di cambiare aria, se non vuole essere cacciato da una rivolta popolare (altro che "il popolo sta con me" ed "io sono il popolo"! al no-bidè ha partecipato un milione di popolo).
Infatti il messaggio non è indirizzato al padre, ma a Maurizio Costanzo il quale ha lucidamente capito che era meglio andarsene, prima di essere cacciato; il contratto era in scadenza e il Piersilvio non aveva alcuna intenzione di rinnovarglielo se non con un bassissimo profilo economico. La stessa lucidità non ebbe Mike Bongiorno che fiduciosamente lasciò passare la scadenza del contratto con la certezza di avere automaticamente il rinnovo o almeno nuove proposte. Con un cinismo superiore persino al padre, il Piersilvio non gli diede neanche il benservito, una telefonata di chiarimenti, fu come un licenziamento senza preavviso. Poi Bongiorno lo giustificò dicendo che il figlio in fondo non sapeva quanto lui avesse dato all'azienda lavorando a fianco del padre e dello spirito santo di Confalonieri. E già, il piccino nel frattempo aveva vissuto su Marte. Bongiorno non c'è più, una persona non può essere trattata con le stesse modalità di una fredda equazione di profitto e spesa. C'è un lato umano che va considerato, anche a discapito della rendita. Una qualità che scarseggia nel vicepresidente di Mediaset, nessuno gliel'ha inculcata, ma di ciò non c'è da meravigliarsi.

giovedì, dicembre 3

EX-TRA CORONA per un povero principe


C’è un dirigente in Rai, forse per conto terzi, che protegge e porta avanti un certo Emanuele Filiberto di Savoia, un povero giovine in canna, senza arte né parte, che ha da mantenere una famiglia. Tale méntore avrà i suoi buoni motivi, deve essere un uomo pio che ha teso la mano a 'sto disgraziato. È opera buona e caritatevole fargli vincere un premio di ballo televisivo per alzargli la notorietà, opera buona e caritatevole sdoganarlo, dopo averci provato in politica dove non si butta via niente, e ficcarlo in ogni trasmissione con accompagnamento di lodi ridondanti, per prepararlo all’opinione dei tele- spettatori, in prospettiva della conduzione di Sanremo, valletto a peso d’oro a fianco di Clerici. Se non che, il nonnetto paterno di questo giovine, Umberto, in esilio aveva, al 1948, un conticino bancario in Inghilterra per le spesuccie EXTRA di ex-CORONA, di appena TRE MILIARDI di LIRE di allora, T R E seguìto da NOVE zeri, 3. 0 0 0. 0 0 0. 0 0 0. Ricalcolarli al costo della vita di oggi sarebbe faticoso per noi semplici terrestri, mai arrivati neanche col pensiero a quelle vette astronomiche. Possibile che il padre se li sia spesi tutti a puttane?

ps
indice istat: coefficiente 1948/2009=33,7706. Circa 100 miliardi di lire, 50 milioni di euro attuali.

martedì, dicembre 1

DDR, non era una ram… e la classe operaia andò in Paradiso



La Deutsche Demokratische Republik ebbe termine l’anno succesivo la caduta del muro di Berlino. In Italia da quel momento il Comunismo incominciò a dare i primi segni di cedimento, non perché arrivava aria nuova dall’Est ma perché la classe operaia, serbatoio di voti della sinistra, stava per essere decimata per il trasferimento delle industrie all'estero, in quei paesi che via via si liberavano dal blocco sovietico. Questo attuale governo ha pensato che per risollevare le sorti economiche del paese è necessario far rientrare i capitali illegali dall’estero, in questo modo gli imprenditori reinvestirebbero in Italia creando nuovi posti di lavoro. La stranezza di questo ragionamento è che forse, per crare nuovi posti di lavoro, sarebbe stato utile far rientrare le INDUSTRIE dall’estero, perché quegli imprenditori italiani non hanno alcuna intenzione di fare impresa in Italia, dato che le industrie le continuano a tenere all’estero. Ovviamente nessuno tocca queste imprese, prestigiosi marchi made in Italy, che di Italy hanno solo i dirigenti. L’ascesa dell’attuale premier imprenditore e l’indebolimento contemporaneo della sinistra, ovvero la fine del Comunismo italiano, si ebbe dal riflesso conseguente lo sbancamento delle industrie dall’Italia e la ricollocazione all’estero, nei paesi liberati dal blocco comunista oltre che in quelli del mercato asiatico. Il potere operaio andò scemando (e con esso aumentò la disoccupazione), una manna dal cielo per la nuova forza politica che aveva come leader un imprenditore. Il potere sulla cresta della politica da 15 anni di Berlusconi è rigenerato dalla continuazione del mantenimento dei capitali degli imprenditori e relative industrie all’estero. Il vantaggio per costoro è manodopera a bassissimo costo e profitto altissimo, per pochi dirigenti, perché il mercato resta in Occidente ed i principali consumatori restano gli Italiani. Il risultato è che queste imprese all’Italia non servono proprio a niente, non hanno più creato lavoro e continuano a sfruttare il mercato italiano. Per gli Italiani è un consumismo a perdere perché quello che spendono non viene reinvestito per creare nuovi posti in Italia o mantenere quelli che esistono; serve solo a fare arricchire sempre di più i dirigenti e continuare a mantenere le fabbriche all’estero, in Polonia in India in Cina ecc facendo lavorare con miseri stipendi gli operai di quei paesi. Riportare le industrie in Italia, per l’attuale presidente del consiglio significherebbe ricreare un potere operaio, tanto temuto negli Anni Sessanta e Settanta, pericolo di ripotenziamento di una opposizione reale, di cui non sente l’esigenza, anche se ciò costa in termini di lavoro. La precarietà operaia in Italia è stata e continua ad essere la forza di questo governo. Lo scudo fiscale invece... quel tesoretto creato dal 5 per cento si sarebbe suddiviso tra i vari ministeri che ne avrebbero fatto quello che meglio avrebbero creduto. Ne parlo al passato condizionela perché sembra che Tremonti abbia deciso di congelare gli introiti, attuali e futuri, con grande disappunto degli altri ministri, una delle probabili origini dello scazzo di Brunetta. Ma questi sono dettagli, ciò che importa è che la classe operaia italiana è andato in Paradiso da un pezzo e non c’è alcuna intenzione di farla resuscitare.

DDT, non è un insetticida


DDT, decoder digitale terrestre. Da quando è stata approvata la legge Gasparri alla sua attuazione è passato tanto di quel tempo che nel frattempo la tecnologia del digitale terrestre è andata avanti. Ma gli Italiani hanno trovato sul mercato solo decoder di vecchia generazione, perché i magazzini ne sono pieni. Si tratta dello standard Dvb-T, quello nelle case degli Italiani, al quale è succeduto nel 2008 lo standard Dvb-T2. I vantaggi sono molteplici, sistema di correzione degli errori evoluto, aumento del bit-rate, aumento dei canali in un mux da 5 a 16, per l’hd da 1 a 4. Passare dal T al T2 significa migliorare il segnale e la qualità delle immagini, ma significa anche cambiare decoder. Dopo che gli Italiani sono stati costretti a comprare di fretta la scatoletta del decoder col vecchio standard non sarebbe stato proponibile farglielo ricomprare. Per questo motivo, chi ora volesse usufruire del nuovo standard è obbligato a procurarsi esclusivamente da emittente a pagamento, la solita, un altro decoder. Ecco perché Mediaset ha messo sul mercato un nuovo pacchetto di canali che possono essere visti con il nuovo standard e quindi previo acquisto del loro decoder. Nella normalità degli eventi questo standard sarebbe dovuto già essere sul mercato al posto del vecchio, decoder e servizi anche per il gestore pubblico gratuito. Invece è un mercato accaparrato solo da un privato gestore, a pagamento. Non è normale. Inoltre si era detto che il digitale terrestre avrebbe permesso l’ingresso di nuove emittenti e di nuovi canali, ciò avrebbe fatto bene al mercato ed alla concorrenza. Invece scorrendo la lista ci accorgiamo che una larghissima percentuale di canali è occupata da mediaset Premium. C’è un premium per ogni esigenza, sempre a pagamento, non posso esplicitarli perché non li ricordo e perché è scorretto fare pubblicità. L’unico Premium che rammento è premium saiwa, che sarebbe sempre a pagamento, ma almeno ti riempie la panza, se esiste ancora.

lunedì, novembre 23

DDL processo breve, dall'originale scritto con i piedi.

Certe volte un cittadino comune si domanda: “Cosa dicono? c'è illogicità nei loro comunicati ed incongruenza nei loro disegni di legge". Poi magari pensi, ti sarà sfuggito qualcosa, perché quelle sono leggi preparate e scritte da fior fiore di professionisti della politica, da consulenti esperti in materia di giustizia, di istruzione ecc. ecc.
Ma quando un giudice, un procuratore aggiunto di Milano fa delle osservazioni che coincidono con le tue, cittadino comune, allora il dubbio ti assale, tanto per dire dubbio perché è da parecchio che è certezza, più che altro ti assale il panico, e ti chiedi: “In che mani ci siamo messi?”

Quando il ministro Alfano, per quietare l’opinione pubblica sul pericolo della prescrizione dei processi, ha fatto presente che soltanto l’un percento sarà influenzato da questa riforma, ho pensato, pensato veramente: “Allora perché farla?” Forse il nostro ministro si è confuso e voleva dire “un uomo solo beneficerà di questo ddl.
Il procuratore aggiunto Armando Spataro, discorrendo nella trasmissione di Annunziata, ha espresso, come molti hanno già letto, le medesime osservazioni. Apriti cielo, Gasparri lo ha attaccato: “Siamo di fronte a un'azione eversiva contro la legalità democratica”. ‘Aspita, allora anch’io posso essere considerato un terrorista in nuce, e meno male che non sono un giudice. Ma di quale azione eversiva farnetica Gasparri? Spataro ha espresso un’opinione, una libera opinione in un paese democratico, da libero cittadino, neanche nell’atto delle proprie funzioni. Gasparri, forse non sa che cosa è un’ azione eversiva, o dà voce alla bocca solo perché è fornita di lingua? Azione eversiva è quando un potere dello Stato scavalca quello che lo precede con atti concreti, come se il nostro amato presidente del Consiglio, non attendesse il parere del Presidente della Repubblica e agisse sul Parlamento direttamente, ecco questo sarebbe un atto eversivo. Secondo le parole di Gasparri, anche Schifani avrebbe commesso un atto eversivo, dicendo, persino ufficialmente ed in carica istituzionale, che se dovesse esserci una crisi di Governo SilvioNostro ritornerà alle urne. E questo mica lo decide lui o il nostro amato presidente del consiglio! È compito del presidente della Repubblica.
Spataro si è soffermato sulla motivazione del ddl per giustificare la separazione tra i magistrati e la polizia giudiziaria:
"A volte mi chiedo chi abbia scritto questa frase, magari e' anche un magistrato, ma spero di no:
'Per creare i presupposti di una maggiore concorrenza e controllo reciproci' “. Secondo Spataro, chi l'ha scritta ha trasferito "la logica aziendale" "nei rapporti tra pm e polizia.
Una maggiore concorrenza tra magistrati e polizia giudiziaria? Io non sapevo che magistrati e polizia stessero e debbano essere in concorrenza tra loro, non si finisce mai di imparare... Questa è una logica aziendale. Invece di agevolare la collaborazione, di renderli solidali per migliorare indagini e far muovere senza intoppi la macchina giudiziaria, snellire la burocrazia, i giuristi estensori del ddl che forse sono magistrati o forse manager aziendali di mediaset premium, li hanno considerati alla stregua di due aziende che si fanno concorrenza tra loro… e si devono controllare reciprocamente. Cioè, invece di controllare insieme che si rispetti la legge, questi si devono guardare in cagnesco, cercare cavilli ed intoppi che inficino il lavoro dell'altro e quindi il lavoro reciproco. E chi beneficerebbe di tutto ciò? Noi cittadini, Noi?
Ma non diciamo eresie, non diciamo stronzate, la vera ragione è diminuire il potere dei magistrati per controllare la Magistratura in modo subdolo attraverso un’azione di polizia gestita dal ministero dell’interno. E da questa sporca faccenda i cittadini non avranno nulla di buono, perché una magistratura sotto controllo è un chiaro sintomo di deficienza democratica in uno Stato che, fino a quando non ci cambiano anche la Costituzione, è ancora una Repubblica Democratica..

venerdì, novembre 20

Trastevere aggiornamento



Si er monno va come va, che ce vòi fa’,
si er monno va come va, lassalo anna’,
si er monno va come va, tira a campa’.

Questo film è del 1971, regista Fausto Tozzi. È un canovaccio dei vizi, molti, e virtù, poche, degli abitanti di Trastevere, acquisiti e di nascita. Si descrive una Trastevere al tramonto, un popolo di terra impastata col vino che viene spinta fuori dai nuovi ingressi, un rione che sta cambiando pelle.
Quella Trastevere è del tutto estinta, non si sa se è un bene o un male, certo che non c’è più.

Tra burinate e trasgressioni, vari personaggi colorano l’ambiente; tra questi spicca, anche per mole, Regina, strozzina e commerciante di sigarette, madonnara di professione, organizzatrice annuale del pellegrinaggio al Divino Amore con le adepte e il sempre presente parroco. Mi soffermo solo su una vicenda, tra le tante che puntellano questo film-testimonianza di una Roma che non è più. Il ragazzo della macelleria, di rimpetto all’angoletto dove posiziona Regina, è solito fare qualche battuta con la donna, per passare il tempo in attesa dei clienti. Le chiede se può unirsi alla comitiva per l'imminente andata al Divino Amore. Regina risponde che non può perché è riservato solo alle socie, con quote a pagamento e con malizia gli chiede se si sente l'anima sporca. Lui, per non palesare timore in Dio, che può essere preso come una debolezza, si giustifica asserendo che è solo per farsi qualche risata nel vederle all’opera. Comunque si mette d’accordo nel seguire il pullman con la moto. Poco prima di arrivare alla meta il pullman ha un guasto, il giovane si offre di dare un passaggio all’autista per chiamare un meccanico. Nel frattempo si fa un giro, quando giunge al santuario pensa che le donne siano già arrivate. Entra, la chiesa è deserta. Chiede al sacrestano se abbia visto una trentina di vecchie. Il sacrestano fa cenno di no, e aggiunge che è da parecchio che al Divino Amore non si vede più nessuno. Il ragazzo pensieroso, si accosta alla cappella della Madonna si fa il segno della Croce e si mette in assorta devozione. Dove erano finite le vecchie? Lo si saprà . Capiremo così che il ragazzo, apparentemente sprezzante della religione, si manifesta più desideroso di spiritualità, di tutte quelle devotissime madonnare.

lunedì, novembre 16

Topo Gigio e le vere avvertenze sul vaccino contro l'influenza

Questa è la reale pubblicità progresso di Topo Gigio:

lunedì, novembre 9

Ma


CHI È CHE VUOLE CRISTO IN CROCE?






venerdì, novembre 6

10 risposte plausibili aggiornamento +10+10-1


Devo ammetterlo, non avevo mai letto per intero le dieci domande di Repubblica all’attuale presidente del consiglio. Mi sono sempre fermato alle prime due, inutile continuare se non c'erano le risposte, inutile se le risposte le conosciamo. Oggi l’ho fatto. Pare che, dopo lunga attesa, il nostro premier abbia risposto. Solo comprando il libro del narratore di corte Vespa, il cantore delle gesta epiche ed eroiche del suo Signore, ne verremo a conoscenza. Così almeno la tiratura della Mondadori potrà aumentare, in previsione del pagamento del risarcimento a Cir, unire l’utile al dilettevole. Fece lo stesso anche con “Chi”. Insomma, se deve “confessare” qualcosa o essere fotografato lo effettua all’interno delle proprie aziende, così ci guadagna anche qualche soldino. Il suo motto è “trasformare il male in bene”, in cui il bene è una interpretazione del tutto personale. Ovviamente a me le sue risposte non interessano, perché saranno dello stesso tenore della giustificazione che ha dato, sempre nel libro di Vespa, di come in casa sua si trovassero un lenone, abituale fornitore di cocaina, e alcune prostitute: si erano imbucati in una riunione politica organizzata dal comitato “Meno male che Silvio c’è”. Fenomeno, Ghedini non riesce più a stargli dietro, ha ancora una dignità da difendere, una professionalità che si è già ampiamente giocato, per la difesa non è obbligatoria la verità, ma almeno la credibilità...
In verità non è importante che abbia risposto o che dica più o meno la verità, non ce n’è bisogno, non è che gli italiani sono rincoglioniti, uno più uno lo sanno fare.
Costui nega l’evidenza. Facciamo finta che avesse avuto un minimo di lealtà come ha fatto il povero Marrazzo. Certo, uno può dire che Marrazzo è stato scoperto con le mani nel sacco e non poteva negare. Ma Marrazzo è debole rispetto ad un uomo che con il proprio potere annichilisce la verità. Chi gli sta intorno sa chi è, ma non parla perché perderebbe i vantaggi che ha ottenuto grazie a lui. Marrazzo è un disperso nell'Oceano dopo essere caduto da una nave da crociera, a confronto Berlusconi è naufragato in un’isola protetta res(c)ort a cinque stelle, lo proteggono un esercito di Venerdì, quelli ai quali ha conferito titoli e mostrine di legno, che hanno valore solo nell'isola e solo con lui regnante.
________________________________

Come avrebbe risposto Berl. se si fosse ammarrazzato, in minima parte?


1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Me lo ha presentato Noemi, non ricordo quando, mi sembra che erano andati a Roma e nell’occasione… si sentivano onorati che la figliola frequentasse una personcina da bene come me. Come possiamo dargli torto, io sono sempre ben vestito e profumato.

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Ma praticamente poche volte, una forse due, non ricordo. Lui era soltanto un conoscente. A me interessa solo la fig(li)a. Interessava ormai.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Ho già risposto dicendo che non c’è amicizia, solo conoscenza.

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
E infatti non ho mai discusso di politica. Come vi viene di dire certe incongruenze?

-veramente è stato lei…
-sì, ma ora sono ammarrazzato …

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Merito di Emilio Fede, un book fotografico, mi è subito piaciuta; l’ho telefonata e così…

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
Svariate volte, a Roma, a Milano, in Sardegna…

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Ribadisco che a me della famiglia di Noemi non interessa proprio niente, e dopo quello che è successo, sinceramente con Noemi ho chiuso.

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Sì, anche se sono promesse da marinaio, un posto glielo avrei trovato, è mia prassi farlo con tutte le amichette, così stanno buonine, del resto avete visto che mi ha combinato quella quando non ho mantenuto la promessa di sistemare la faccenda del suo terreno.

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
Sono un signore, su questo non mi esprimo, ma voglio ricordare che un certo Boncompagni si portò in casa a convivere una quattordicenne, col consenso dei genitori, e nessuno disse niente, perché me ne fate una colpo? che neanche convivo, e poi adesso… meno male che Putin c'è.

-prego?
-ammarrazzato in Italia, non in Russia.

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Questa domanda è illogica. Se fossi insano di mente non le risponderei di stare male, no di certo. Uno insano di mente non riconosce di essere insano di mente. Se fossi sano di mente non potrei risponderle di stare male, se fossi sano di mente non starei male di mente. Facciamo così, lei come mi vede?

-Sinceramente?

-Sì, con la stessa sincerità che uso nei confronti del prossimo.

-Ah, sta bene, la vedo proprio bene!-

_________________________________

E invece il tenore delle risposte che avrà dato all'esimio giornalista Bruno Vespa sarà più o meno di questo tipo:

1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Sbaglio o fuori pioviggina?

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Voglio essere preciso con lei, ora metto la mano fuori la finestra.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Sì, qualche gocciolina; ma lei sta con la macchina, che gli frega?

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
Eh sì, è proprio vero, non esistono più le mezze stagioni.

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Ma lo sa, Vespa, che a guardarla, non è niente male, se lo lasci dire, lei è proprio un bell’uomo, sa!

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
La posso chiamare Bruno, Brunetto?

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Brunetto, accuccia qui, vicino a me, mica ti vergogni?!

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Dài, che da quando si è scoperto che tutti vanno a trans io sto andando fuori moda…

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
E non mi guardi così, con quegli occhioni, mi fa un senso mi fa, un senso… con quegli occhi mi spoglia,
spogliatoioo! Che gli fa alle donne? E che gli fa alle donne? (qui dovrebbero partire alcuni ceffoni).

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Ho tutto il partito sulle mie spalle, tutto, tocchi le mie spalle… la mia carne ulula uuhh uuuhhh.

Vespa si accomiata, ringraziando il presidente per avere risposto alle dieci domande.
___________________________

Lui vorrebbe rispondere con un pirotecnico gioco di palle, ognuna delle quali se ne va per fatti suoi, con l’obbligo di non essere ribattuto:

1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Eravamo io Confalonieri e Letizia, abbiamo fatto la resistenza insieme.

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Da sempre, ovunque fosse capitato, abbiamo passato tutte le Pasque e Pasquette.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Amicizia intima, profonda, ci siamo divisi la prima fidanzatina, gli orecchioni e il morbillo, ed ora anche la scarlattina.

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
Perché con lui mi sono sempre consigliato su tutto. Poi con Benedetto, che io chiamo affettuosamente Letizia, negli anni Ottanta decidevamo anche i palinsesti tv.

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Praticamente l’ho vista nascere, io stavo in sala parto con Elio e c’era anche la madre di Noemi, mi sembra, non vorrei sbagliare… in mio onore la volevano chiamare Piersilvia.

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
Le dico solo che lei mi considera un secondo padre e sua madre un secondo marito, ma per non essere frainteso aggiungo che Elio mi considera una seconda moglie.

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Noemi è una mia figlioccia e da grande farà il ministro, nel frattempo, come le sue colleghe, si farà un curriculum ferreo e rigido, la scelta sta a lei o scosciata a Mezzogiorno in famiglia come la Carfy o girando per locali notturni vestita sadomaso come la Brambilla, oppure come la preparatissima ministra dell’Istruzione che ha saltato tutte le tappe, con un corso accelerato nel palazzo di corte, niente Brunetta tra le palle però… da me direttamente ha appreso i primi rudimenti di come si fa, modestamente, come ci si deve muovere, porgere, tutte le tecniche della raffinata ars... politica… Oh, io sono il più grande Presidente del Consiglio dei 150 anni di Italia unita, mica cazzi.

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Certo, non ci vedo nulla di male, è per il bene del paese, ha le physique du rôle, altro che RosyBindi, se non la favorissi l’Italia perderebbe una grandissima politica, io me ne intendo di donne in politica, so come si giudicano le donne in politica, come si giudicano? dall'altezza dei tacchi, più sono alti e più sono all'altezza del loro ruolo. Guardi i miei per esempio.

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
Mia moglie ha detto che frequento minorenni, e questo è assolutamente vero, per primo i miei nipoti. Non ha detto che intrattengo relazioni sessuali con minorenni. Io credo a quello che dice mia moglie, è la madre dei miei figli... Ma anche se fosse, gli Italiani lo vogliono, perché mi hanno votato, ed il mio volere è il volere del popolo. Tra l’altro è aggiunto nel contratto con gli Italiani, abbassare l’età per i minori a 15 anni. Scritto piccolo ma scritto. Già stiamo preparando la modifica, non si sa mai, si chiamerà lodo Noemi.

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Io sto benissimo, scoppio di salute, ho fatto tutti gli accertamenti, analisi del sangue, radiografie, scintigrafie, ecografie in ogni dove, urine, feci, tiroide, moc, elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, tomografia generale, milza fegato coratella tutto tutto tutto; il virus A mi fa una sega, che ci provasse a venirmi addosso, lo debello; sto attendendo solo l'esito del referto psichiatrico, lo specialista primario mi ha assicurato che sarà pronto tra tre/quattro anni, nel frattempo gli sto facendo avere qualche contrattino sovvenzionato statale; ma per tagliare la testa al toro, quello di Baaria, ho chiesto un sondaggio: Berlusconi è sano di mente o è fuori come una lumaca? Ebbene il 99,99 % del campione significativo ha risposto che sto bene, il rimanente 0.01 % non è risultato affidabile perché costituito da persone con problemi psichici; i sondaggi non mentono mai. Il medico di famiglia ha detto che ho il fisico di un cinquantenne col cervello di un bambino di tre anni, per cui, se tanto mi dà tanto, ho da campare altri 73 anni.
Ora quelli di Repubblica la smetteranno una buona volta di accusarmi che non rispondo alle domande; voglio proprio stracciarli, rispondo anche ad una undecima domanda. Uso il viagra? No! Mi sta in piedi da solo, l’ho fatto imbalsamare, con la tecnica in uso sui papi, mi è concesso, ovvio, anche io ho il titolo di papi.
_______________________
Alla resa queste dieci domande sono inutili, non si possono riscontrare comportamenti fuori legge. Le bugie e le reticenze di un uomo politico in Italia non sono una colpa come negli Stati Uniti; dieci domande tirate per i capelli, ripetitive e fumose, per fare il verso al giornale americano. Bastava un'unica domanda penalmente sensibile, che non è stata fatta:
presidente, lei ha avuto rapporti sessuali con la minorenne Noemi Letizia?
A questa domanda ha gia risposto negativamente, dal solito Vespa, perché doveva dire di sì? Ma le sue precedenti menzogne, sempre contraddette dalla realtà dei fatti, e reticenze sono già una prova. Le bugie si dicono per nascondere qualcosa.

giovedì, ottobre 22

Il vizietto di Silvio

Da questa intercettazione telefonica del lontano 1983 possiamo ricavare diversi aspetti e conferme della personalità dell'uomo - Uno, che è proprio una prassi consolidata quella di utilizzare i mezzi di informazione per denigrare l'avversario; due, che persino Craxi in confronto a lui era un signore per bene; tre, che Berlusconi è aggressivo di natura; quattro, che non perdona chi crede gli faccia un torto, fosse anche una persona vicina; cinque, non nominare il nome di Dio invano.

giovedì, ottobre 15

INFINITO




Io l'aleph l'ho scoperto intorno ai 26 anni. Era l'unico grande mistero
che ancora mi mancava, l'infinito dell'Universo e l'infinitesimo della materia,
in verità era un unico mistero. Partii dal concetto di democrazia, non esiste
un unico universo perché non esiste una gerarchia del primo ed unico, come la
Terra non era al centro dell'Universo, come il sole non era al centro della
galassia, come la galassia non è al centro di questo universo, come questo
universo non è al centro di niente, ma esistono universi di sopra ed universi
di sotto, universi nell'infinitesimamente piccolo ed universi nell' infinatamente
grande, in infinite direzioni. Tutto ciò è puramente naturale. Ci arrivai osservando
due specchi che si riflettevano all'infinito. Piegandoli leggermente si vedevano
i riflessi formavano una curva ed il concetto era più evidente. Se invece si lasciavano
perfettamente paralleli di fronte, i riflessi si perdevano in un puntino, quel
puntino era l'infinito dei riflessi che si rimpicciolivano perché si allontanavano
all'infinito. L'infinitesimamente piccolo era un infinito.

Volevo concludere con alcune piccole osservazioni. Se un puntino può contenere un infinito significa
che ogni essere è degno di rispetto, in una società civile.
Quando uno scienziato osserva un atomo al microscopio elettronico, forse sta osservando un universo da molto lontano.
Si scopre sempre qualcosa di più piccolo dell'atomo, dai quark in giù; ciò non significa che continuando sempre a
dividerlo si scoprano altri componenti sempre nuovi, sarebbe impensabile. In effetti l'atomo ad un certo
punto della scomposizione non offrirebbe più nulla di sconosciuto, si arriverebbe al suo limite di divisione;
non perché non si possa più dividere, ma perché si ripresenterebbero di nuovo tutti gli elementi già conosciuti,
ad una scala infinitesimamente piccola. Ma è oltre le nostre attuali capacità scientifiche, raggiungerli.

L'infinito si spiega con la ripetizione esattamente come il riflesso degli specchi.Va sotto il nome di frattale.

Per vedere l'infinito bisogna piegare l'immagine. Ma così non si vede più nella sua interezza perché fa una curva, che ci limita la vista a prima che pieghi. Se si vuole vedere nella sua interezza, l'immagine deve essere centrale, così si riduce ad un punto. L'infinito in immagine è un punto, e identicamente non riusciamo a vederlo, perché tende a rimpicciolirsi al punto da sparire alla nostra vista, alla nostra portata cognitiva.

ps
« La musica è un lembo di cielo strappato al cosmo affinché l'uomo stesso possa scorgere in sé i più grandi misteri della Vita e dell'Universo »

(Roberto Lupi)

venerdì, ottobre 9

Nuova legge vilipendio inter pares



Vilipendio e oltraggio a carica istituzionale. Denunciati sei liberi cittadini per le suddette espressioni rivolte a Berlusconi come privato cittadino, in quanto i processi sono a carico di Berlusconi imprenditore privato, e non come attuale presidente del Consiglio. I giudici chi hanno sotto processo? un presidente del Consiglio facente funzione o un privato cittadino?
A parte che ormai le forze dell'ordine hanno un ordine preciso, soffocare ogni minima parvenza di contestazione intorno a quest'uomo, contravvenendo essi stessi alla Legge, atti di intimidazione a liberi cittadini. Chi non la pensa come lui deve stare in silenzio, così in pubblico si sentono solo gli inni di sparuti gruppetti di esaltati, che essendo i soli a cantare danno la sensazione che ci sia consenso intorno a lui. E per forza, se qualcuno osa sovrapporre la voce con un "FATTI PROCESSARE! LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI", viene immediatamente portato in Questura e denunciato. Ma siamo impazziti???? Almeno 20 milioni di Italiani trovandosi lì quella sera avrebbero espresso lo stesso pensiero ad alta voce, allora sono tutti delinquenti? Ma niente niente non è che il vero delinquente sia uno solo?
E una curiosità, come mai quando c'è stata la manifestazione a piazza del Popolo sulla libertà d'informazione, e se ne sono dette di tutti i colori su tale uomo, le forze dell'ordine non hanno proceduto ai 20000 fermi, segnalazioni e relative denunce, non era anche allora vilipendio e oltraggio a carica istituzionale?
E quando invece di sei poveri onesti cittadini, sarà una massa consistente a mandarlo a quel paese sul serio, che faranno le forze dell'ordine? userannos i tanks le cariche gli arresti immediati e gli idranti per disperdere la folla? Non sarà più semplice destituire direttamente la fonte del dissenso generale, per vilipendio e oltraggio al POPOLO ITALIANO?

mercoledì, settembre 30

A a 'sbronzatissimo!


Cosa pensava il pubblico mentre ascoltava estasiato l'amattissimo presidente?
Una gnocca mentre scatta foto con il cellulare: "Che emozione, speriamo che mi noti... E vaai, una carriera da onorevole..."
Un signore di mezza età che ride tenendosi la pancia: "Troppo forte, meglio persino di Martufello!"
Una signora di 90 anni: "Silvio! Silvio! Silvio! Io c'ero con De Gasperi, ma tu sei il miglior presidente degli ultimi 2000 anni"
Un pensionato, con bastone e vestito un po' strapazzato: "È uno di noi!"
Il suo fornitore*: "Porca troia! Gliela devo tagliare di meno"
Pensieri sparsi raccolti:
"Sono nella storia, ho visto il più grande statista di tutti i tempi! Io c'ero"
"Simpatico, la battuta sull'abbronzato è esilarantissima, peccato che Michelle non possa ascoltarla, avrebbe riso anche lei. Non si può resistere al suo fascino".
"Che mer..aviglia d'uomo", imbucato comunista.
In coro tutti: "Silvio ti amiamo... meno male che Silvio c'èèèèèèè!"
Silvio, che li guarda mentre si agitano scomposti con cartelloni lenzuoli manifesti a lui inneggianti, sottovoce: "Quanto sono pirla!"

*ps: fatti e personaggi descritti sono puramente di fantasia, qualsiasi coincidenza è del tutto casuale. Silvio non fa è non ha mai fatto uso di stupefacenti. È stupefacente da sé. Anche il video probabilmente è artefatto, perché non è possibile nel 2009 che esista realmente una folla di italiani, e sottolineo i t a l i a n i, che rida ad una battuta di così pessimo gusto, triviale e grezza, e applauda anche, senza rendersene conto. Di fatti spero che il nostro presidente dia mandato per una querela all'artefice di questo video, montato ad arte, sicuramente di qualcuno dell'opposizione menzognera e farabutta, per gettare fango sulla figura del presidente stesso, distorcendo la realtà dei fatti. È scandaloso che una delle nostre più alte cariche istituzionionali, che CI RAPPRESENTA NEL MONDO, venga messa in ridicolo ed in discredito, minacciando anche i rapporti con una nazione amica come gli Stati Uniti. È ovvio che un presidente del consiglio non possa mai fare battute così insensibili, che dimostrerebbero ignoranza nel rapportarsi al prossimo, anche se dette senza volontà di razzismo. Ma non è il caso del nostro presidente del consiglio che è una persona s e r i a... di più, è un uomo d'o n o r e, come del resto sono uomini d'onore alcuni amici carissimi di cui si è circondato, un nome a caso: Dell'Utri. Ma perché mai Dell'Utri si difende dicendo di non essere un uomo d'onore? Mica è disonorevole essere riconosciuti tale, tanto più lui che è per giunta un ONOREvole senatore.

ripiesse:
ho sostituito il video con uno simile (non me la firavo di vederlo nel blog). Stessa manifestazione di megalomania, stessa espressione della folla in estasi.

sabato, settembre 26

Scajola contro Annozero


Scajola convoca i vertici RAI per verificare l'ammissibilità di Annozero.
Scajola:
«È compito del ministro dello Sviluppo economico verificare che l'offerta televisiva sia conforme al contratto di servizio per la tutela dei cittadini che versano il canone e ai quali va assicurato un adeguato livello culturale e una programmazione di qualità rispettosa dell'identità valoriale e ideale del nostro Paese, della sensibilità dei telespettatori e della tutela dei minori»

Il ministro dello sviluppo economico c'entra come i cavoli a merenda ma... Scajoli ci vuole tutelare, che animo sensibile. Ai cittadini va assicurato un adeguato livello culturale??? Annozero potrebbe essere una trasmissione poco cul-turale?? Troppo poco cul... Deve essere adeguata, non ci sono tette e culi, bisogna aggiungerli. Meno male che ora ci pensa il nostro ministro, la prossima puntata nani e ballerine a go go e battute da bagaglino, con qualche "ma va' a mori' ammazzato!" che fa tanto linguaggio da ministro, per salvaguardare la sensibilità dei telespettatori e la tutela dei minori.
Il ministro dello sviluppo economico o il ministro del sotto-sviluppo cerebrale?
Grazie Scajola, che ti sei accollato 'sta ... ideata valoriale.

Più o meno i fatti sono andati così. Dopo Annozero, il Nostro si consulta con i soliti ghedini e bonaiuti.
Necessita convocare i vertici Rai, e ci vuole una scusa adeguata. Non sarà lui a enunciarlo, dopo l
a figura minima rimediata a portaaporta, è meglio che si astenga da qualsiasi esternazione.
Ci si inventa questa stronzata della cultura e della sensibilità e dei "valoriali" italiani,
che piace tanto ai cattoleghisti, poi si decide a chi farlo enunciare. Logica vuole che
sia la Gelmini, come ministro dell'istruzione ma è poco credibile, lei che parla di cultura, con i suoi "curruculi"? Forse La Russa, come Ministro della Difesa, per difendere i valoriali, andrebbe anche bene, ma con la situazione in Afghanistan... Tremonti come ministro delle finanze, considerando la spesa del canone che spendono inutilmente i cittadini, ma con la crisi mondiali...
Giovanardi come sottosegretario per la famiglia, droga, servizi sociali ma la droga di Tarantini...
meglio di no. Forse Rotondi come ministro dell'attuazione del programma di Governo, Annozero
non si attiene al programma Rai, di Governo, è la stessa cosa, ma è inadatto al linguaggio.
La Carfagna? manco a parlarne. Ronchi? politiche europee, con la D'Addario intervistata all'estero?
Meloni, gioventù? potrebbe ma.. annozero corrompe anche gli anziani. Turismo con la Brambilla?
vedi Gelmini. Ci sarebbe Maroni, ideale, ma lui si è già rotto abbastanza i Maroni per la questione
dei respingimenti. Alfano, già fa troppo. Matteoli, infrastrutture? troppo complicata la scusa.
La Presti per l'ambiente? come difesa dell'ambiente culturale? mah!La Presti è bruciata
perché non l'ha mai data la piena disponibilità al presidente, sulle questioni di governo.
Bondi? meglio che si riposi. E infine sono rimasti i due papabili, anzi papibili, Sacconi e Scajola.
Sacconi era ottimale, come ministro del lavoro salute e politiche sociali ma con il virus A, la salute
è meglio non toccarla. Scajola infine, un complimento agli autori della motivazione, saranno forse gli stessi del "Grande fratello", noto programma culturale? Lì non si può intervenire perché non c'è dolo, il canone, cioé se Annozero era aggratis poteva dire di tutto senza alcun problema. Gli italiani spettatori, con tutte le porcate che trasmettono i canali Mediaset, ora si vanno a corrompere con Annozero?? Grandi e vaccinati, hanno bisogno della tutela, della guida del papino, il governo ci dice quello che possiamo o non possiamo guardare??? Quali sono i valori italiani di cui si fa promotore Scajola? chi è lui e chi per lui da arrogarsi il diritto di saperlo. Io lo so quali sono i miei valori, Scajola e chi per lui pretende di conoscerli, io non conosco i suoi valori. Di certo i miei non sono i suoi. Gli Italiani tutti dovremmo vedere programmi televisivi secondo i valori di Scajola e chi per lui!!
I programmi che corrompono la gioventù e non seguono i nostri valori per me sono altri. Programmi come "Uomini e donne" dovrebbero essere radiati da emittenti a diffusione nazionale e con segnale in chiaro, come lo sono già per legge quelli pornografici per la tutela dei minori. Ma Scajola non vede...

lunedì, settembre 21

Briatore pronto per la politica


Briatore è stato radiato dalla FIA, squalifica a vita. Ora è maturo per entrare in politica.

Magari con il pdl per cui non ha mai nascosto le sue simpatie, essendo nota la sua frequentazione con i loro esponenti, come Fede di cui è molto amico e il nostro amattissimo presidente del consiglio, ospite gradito del billionaire.

sabato, settembre 19

La fine di Berlusconi. Faccia a Faccia


Questa è l’ultima volta che scrivo dell'attuale presidente del consiglio. Il motivo è semplice, non mi va di sparare sulla Croce Rossa. Ormai è chiaro, sono le ultime cartucce, gli ultimi fuochi pirotecnici prima del crollo. Non è stato un Porta a Porta ma un faccia a faccia e dall'altra parte c'era uno specchio, Berlusconi è stato battuto da se stesso, ovvero dalla fiction su Canale 5. Ciò dà adito a diverse considerazioni. La prima è che non solo, come Silvio ci insegna, una ministro donna deve essere giovane e vagamente attraente, ma anche un Presidente del Consiglio maschio, oggi come oggi, deve avere le fattezze di un Garko. A parte gli scherzi, condizione sufficiente ma non necessaria. Invece cosa abbiamo capito? Gli spettatori che hanno visto “L’onore e il rispetto” , credo che sia il titolo, io non ero tra questi spettatori, sono per la stragrande maggioranza elettori del pdl, precisamente elettori di Berlusconi, e loro non avevano bisogno di affascinarsi davanti la propaganda politica del loro idolo, perché tanto lo votano comunque, qualsiasi cosa dica o faccia; hanno preferito svagarsi con la fiction nel loro canale preferito, del resto Berlusconi i suoi elettori li vuole così, di poche pretese, senza troppi grilli per la testa, senza troppe meditazioni anarchiche dal suo pensiero unico. Coloro che invece potevano veramente far alzare lo share erano il pubblico di sinistra, ma talmente schifati da questo palese sopruso mediatico che hanno disertato in massa l’evento, seguendo anche senza volerlo l’appello di Franceschini e Di Pietro. Berlusconi è stato battuto dalla propria ingordigia, ha sbattuto la faccia contro lo specchio della sua megalomania. Eppure aveva ordinato e ordito ogni precauzione: il direttore Masi per eccesso di leccaculismo aveva spostato la diretta in prima serata, preventivamente erano state cancellate dai rispettivi palinsesti due trasmissioni che potevano offuscare il suo show, Ballarò e il programma del pseudo-Mentana; ma il Silvio non se la è sentita di rimandare a data da destinarsi, dalla scaletta giornaliera di Canale Cinque, quella fiction, perché era sponsorizzata, soldini per lui, affari personali da non poter sacrificare, e in parte perché il pubblico di affezionati, elettori di Pdl, ovvero di Berlusconi, l’avrebbero potuta prendere a male. Insomma era un Tafazzi tra l’incudine e il martello. I suoi interessi di potere politico si sono scontrati con i suoi interessi di potere imprenditoriale. Questo è stato un vero CONFLITTO DI INTERESSI. Ormai il Berlusconi non ha neanche un nemico contro il quale confrontarsi, ha occupato talmente tanti spazi di potere da pestarsi i piedi da solo. Dopo tutti questi anni, la sua sfrontatezza è aumentata, le sue dichiarazioni, non sono più governate dalla prudenza, questo accade quando il potere è concesso, quando il megalomane di turno si accorge che il proprio elettorato gli consente di fare tutto quello che vuole senza perdere il consenso, anzi , quando il proprio elettorato crede a tutte le stronzate che dice. Ricordiamo i dittatori Hitler e Mussolini, con le loro masse adoranti, non perché lui sia tale, per essere dittatori bisogna avere in mano l'esercito, solo per identificare dei soggetti megalomani ai quali il potere diede alla testa con un’escalation alle estreme conseguenze, all’inizio sembravano quasi normali, poi peggiorarono. Ricordiamoci il primo Berlusconi e confrontiamolo con quello attuale. Il primo era più abbottonato, più attento a parlare con un minimo di equilibrio, un minimo, l’ultimo le spara grandiose e senza pudore alcuno, nega l'evidenza dei fatti a lui attribuiti, non salva neanche le apparenze. L’Impero Romano incominciò a crollare nel momento di massima potenza. Il territorio da governare era diventato talmente vasto che si perse il controllo. Questo è un grande insegnamento che la storia ci offre; ci vuole equilibrio in tutto. L’ingordigia di potere ad un certo punto si ritorce contro, come uno che si abbuffa troppo, tanto da scoppiare. Si sente assediato da ogni lato del suo vasto impero di potere e attacca come un animale ferito, senza ragionare. Berlusconi, anni fa non si sarebbe mai sognato di mettersi contro un giornale Vaticano, i giornali di sinistra tutti, la stampa estera, persino il parlamento europeo, con l’ intimidatorio avvertimento sui portavoce. E questa arroganza inopportuna che svela la reale personalità dell'uomo Berlusconi, sarà a breve la sua rovina. E lui lo sa, si sente braccato, lo si denota dal nervosismo, l'espressione tesa degli ultimi tempi. Ha pestato troppi piedi, i piedi sbagliati: il segretario della CEI ha lanciato l' appello che uomini retti si facciano avanti in politica e non si riferiva a Berlusconi. Di retto lui ha solo una cosa, forse, ma per questa faccenda, dice l'alleato Bossi, si fa aiutare dalla chimica. Fossi in Berlusconi querelerei anche Bossi.
Il programma condotto dal fede-le Vespa, cucito addosso, che doveva sancire l’apoteosi di re Silvio, è stato un fallimento di ascolti, con un effetto devastante per la sua psiche che si ciba di sondaggi e relativi consensi. Lui lo sa. Nei prossimi giorni lo vedremo meno ridere.

ps
rassicuriamoci, uno che non cadrà mai sarà Vespa. Al dopo Papi, scodellerà un bel libro dal titolo: Berlusconi- sottotitolo: La caduta.